In Albania siamo in campagna elettorale e i partiti hanno iniziato ad usare tutto il possibile allo scopo di convertire la situazione recente al loro favore nella gara elettorale. “Do it green” oppure “L'Albania verde" e’ già il motto ufficiale del Partito Democratico [il partito del premier Sali Berisha, n.d.r.] nella campagna elettorale per l`8 maggio.
Intanto sono passati tre anni dalla tragedia del 15 marzo 2008 a Gerdec, a 15 chilometri da Tirana, durante la quale, a causa dell'esplosione di una fabbrica di smantellamento delle armi persero la vita 26 persone, tra cui donne e bambini, fu provocato certamente un disastro ambientalista: l’opposizione ha deciso di fare la sua manifestazione di protesta proprio allo stesso villaggio di Gerdec.
Un altro evento con conseguenze sulla politica riguarda il sempre attuale problema della corruzione. Le autorità doganali albanesi hanno fatto luce sulle indagini relative alla esportazione di petrolio “virgin2, che hanno condotto tempo fa all'arresto di 13 persone, precisando che l'inchiesta ha avuto inizio quasi un anno fa, prima che l`ex ministro dell'Economia, Dritan Prifti, esponesse i dati relativi alle irregolarità sul mercato del petrolio in Albania agli organi d'informazione.
Il Partito Socialista ha accusato di nuovo il premier Sali Berisha indicandolo come dirigente del contrabbando del petrolio “virgin” in Albania. In una comunicazione con la stampa, il deputato Ilir Beqja ha dichiarato che, con l'introduzione sul mercato del petrolio grezzo, il premier e la sua "banda" hanno danneggiato la salute degli albanesi.
[*] Corrispondente di Radio Radicale
Ulteriori informazioni nella prossima puntata di Passaggio a Sud Est in onda domani, 17 marzo, alle ore 6,20 su Radio Radicale. Successivamente la registrazione sarà disponibile su RadioRadicale.It