Quarta più grande attrice della storia del cinema secondo l'American Film Institute, la Bergman conquistò tre Oscar - come miglior attrice protagonista per il thriller Angoscia (nel 1945) e Anastasia (nel 1957) e come attrice non protagonista per Assassinio sull'Orient Express (ricordate l'ipersensibile missionaria svedese devota a San Cristoforo?) - e il cuore di milioni di cinefili in tutto il mondo. Interprete cara al Maestro del Brivido - recitò in Io ti salverò (Spellbound, 1945), Notorious, l'amante perduta (Notorious, 1946) e Il peccato di Lady Considine (Under Capricorn, 1949) - la ricordiamo oggi "rivedendo" insieme a voi la pellicola che François Truffaut definì "la quintessenza di Hitchcock" ("Contiene poche scene ed è di una purezza magnifica; è un modello di come dovrebbe essere costruita una sceneggiatura. In questo film Hitchcock è riuscito a ottenere il massimo degli effetti col minimo di elementi". F. Truffaut: "Il cinema secondo Hitchcock", Il Saggiatore, 2009, pp. 136-139)
"L'aspetto più interessante di Notorious", scrive Pascal Bonitzer nell'articolo di commento intitolato "Il trentanovesimo film di Alfred", "non è lo spionaggio di cui tutti, a cominciare da Hitchcock, si infischiano, ma l'ipocrisia, la dissimulazione, la sfaldatura e la perversione comportati dallo spionaggio". Nulla è quel che sembra, a ben guardare (la porta di una cantina chiusa a chiave, innocenti bottiglie di vino che contengono in realtà un misterioso "minerale", spie dalla doppia faccia e una madre assassina che non teme il confronto con la terribile signora Bates!) e anche un oggetto noto e, per l'appunto, familiare può presentare all'improvviso una faccia sconosciuta e regalarci il terrore.