E, dalla finestra, le palme del giardino stridono notevolmente con il cielo grigio su cui si stagliano; così come i fili d'acqua che sembrano sgorgare dalle loro foglie.
Tutto ciò si adatta, invece, perfettamente alla notte dei mostri e delle zucche, soprattutto se vi aggiungiamo la musica cupa proveniente dall'abitazione del vicino.
Ma noi, che siamo gente di mare, non ce ne curiamo ed ogni occasione diventa la migliore per far finta di essere ancora in agosto. Ad esempio la cena.
Questo tempo, ammettiamolo, renderebbe svogliata persino la persona più ottimista e solare dell'universo! E allora cosa c'è di meglio di preparare una cenetta veloce veloce, che sappia ancora di primavera e di sole?
Potete farcela. Gli ingredienti sono quelli di ogni frigorifero d'Italia e, in ogni caso, è facile procurarseli: i resti di una scatoletta di tonno; una zucchina (anche mezza, se è grossetta); un pomodoro, un tempo più adatto ad un insalata e adesso, ahimè, troppo maturo per lo scopo; sale, pepe, olio e vino (o qualsiasi altra bevanda alcolica che possa essere sfumata in padella, secondo i vostri gusti o quello che vi ritrovate in casa); pasta, quella e quanta ne preferite.
Tagliate la zucchina a dadini e rosolate in padella con poco olio. Quando questa si sarà imbiondita, aggiungete il pomodoro. Io ho usato anche i semi, in modo da rendere il tutto meno asciutto, ma fate come preferite. Dopo qualche minuto sfumate con il vino e infine aggiungete il tonno, continuando a mescolare ancora per qualche minuto. Aggiustate di sale e spolverate con un po' di pepe.
Mentre preparate il sughetto potete mettere a bollire l'acqua per la pasta. Quando questa sarà cotta, trasferitela in padella, tenendo da parte un po' di brodo di cottura (da aggiungere se la preparazione diventa troppo asciutta) e mantecate pochi minuti.
Ecco fatto! Le zucchine, per me, sanno di primavera :)
Se, come immagino, avete già preparato un'infinità di pietanze per la festa di stasera, potrete godervi la semplicità di questo piatto durante il pranzo di domani, quando sarete troppo stanchi e svogliati per cucinare ancora.
Stasera festeggiate come volete, chi ci crede e chi no; chi ne approfitta soltanto per stare con gli amici o per godersi un'uscita infrasettimanale senza guardare l'orologio perchè tanto domani è festa e non si lavora (anche se non è così per tutti).
Domani però o alle prime luci dell'alba, quando i rumori saranno spenti, guardate in alto e pensate ai vostri cari che non ci sono più e non dimenticate di lasciare un soldino per i vostri bambini.
Piano. Non fate rumore, non devono accorgersi di nulla.
Dite che è il nonno che glielo manda.
Lilla, l'altra metà di narcysa