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Nove marzo

Da Loredana V. @lorysmart

Ho volutamente fatto passare l’otto marzo, con le sue frasi fatte, la sua retorica, le sue celebrazioni,  i suoi riti immutabili da anni, le sue mimose, il cui profumo proprio non mi piace, anzi, mi provoca allergia.

Una cosa però mi ha lasciato perplessa. Ricordare Valeria Solesin ci può stare, certo, ma commemorarla quasi fosse un’eroina proprio no (io almeno ho avuto questa impressione). In fondo era una ragazza che in compagnia degli amici e del fidanzato era andata al Bataclan per una serata di evasione. Una giovane vita spezzata, specie se in maniera così tragica, causa sempre dolore e sgomento, ma per “eroina” io intendo qualcosa di diverso, una persona che si sacrifica per gli altri, che dedica la propria esistenza a qualcosa di costruttivo a favore degli altri, senza ricavarne alcun vantaggio personale.

Lo so, magari vado controcorrente, però la penso così.


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