«Non un manifesto femminista, ma un rendiconto a firma femminile contro il machismo e in difesa dell’uomo, quell’essere che seduce e di fronte al cui fascino siamo orgogliose di cedere. Perché senza di lui non saremmo né femmine né donne»
Quando una donna viene lasciata, tanto più se di punto in bianco, le ambasce del cuore possono travolgerla e spingerla a entrare nel tortuoso tunnel delle supposizioni, delle attese spasmodiche – più o meno sensate - di un segnale, magari nella speranza che non sia proprio l’ultimo e che lui ritorni. Ma così non va. C’è una cosa che le donne dovrebbero imparare dagli uomini, e cioè l’arte di dimenticare. Nessuno ci insegna come si fa ad amare, a evitare di essere infelici, a dimenticare, a spezzare le lancette dell’orologio dell’amore. Come si fa a non tormentarci, a lottare contro la tirannia delle piccole cose, a neutralizzare il complotto dei ricordi e ignorare un telefono che resta muto. Esiste qualcuno che, mentre siamo lì a singhiozzare per un torto d’amore, ci dice che un giorno rideremo di quella stessa cosa che oggi ci fa piangere? Attraverso le confidenze di amiche e conoscenti, proverbi e una ricchissima raccolta di aforismi di personaggi famosi - poeti, scrittori, filosofi arabi e non – questo libro è una sapiente e gustosa raccolta di pillole di saggezza per prendere le distanze da una storia finita e creare i presupposti per una nuova.
AUTRICE
Ahlam Mosteghanemi, algerina, è nata nel 1953 a Tunisi e attualmente vive a Beirut. Personaggio di spicco della letteratura e del panorama mediatico arabo, è una delle autrici più lette fin dalla pubblicazione del suo best-seller La memoria del corpo, vincitore del Naguib Mahfouz Medal for Literature.