Terry Brooks, Il fuoco di sangue. Gli oscuri segreti di Shannara volume 2, Mondadori, 20,00 €
La quarta di copertina:
La ricerca delle Pietre Magiche, ormai perdute da troppo tempo, ha fatto sì che i Druidi più importanti delle Quattro Terre si siano spinti fino al Divieto – la dimensione dove sono state racchiuse tutte le creature più malvagie e demoniache – restandone imprigionati. Intanto, nel villaggio di Arborlon, l’Eterea, l’albero magico e senziente, sta morendo. E solo lei sapeva mantenere la separazione tra le Quattro Terre e il Divieto. L’unica che adesso può impedire che l’orda mostruosa e infernale degli esseri che abitano il Divieto si riversi nelle Quattro Terre a portare la morte, il dolore e la distruzione è la giovane e coraggiosa Arlingfant Elessedil. Arlingfant è stata scelta per portare il seme dell’Eterea al Fuoco di Sangue. Se ci riuscirà, la barriera che divide il Divieto dalle Quattro Terre verrà ripristinata nella sua piena forza. Ma al tempo stesso Arling dovrà cessare di esistere, tramutandosi nella nuova Eterea. Sospesa tra due scelte terribili potrà Arling salvare le Quattro Terre, senza rinunciare alla sua vita? Il secondo capitolo degli “Oscuri segreti di Shannara”, la nuova trilogia del maestro del fantasy, che ha saputo incantare e appassionare milioni di lettori ai quattro angoli della Terra.
La quarta di copertina:
Vincere significa fama e ricchezza. Perdere significa morte certa. Ma per vincere bisogna scegliere. Tra sopravvivenza e amore. Tra egoismo e amicizia. La trilogia Hunger Games è uno dei casi editoriali più clamorosi degli ultimi anni: tradotto in oltre 40 Paesi, 90 milioni di copie vendute nel mondo, di cui quasi un milione solo in Italia.
Un estratto:
http://leggere.librimondadori.it/suzanne-collins-hunger-games/
La quarta di copertina:
Sono passati cinque anni dal Kensgold di Sangue. Alyssa Gemcroft, supportata da Zusa, la Senzavolto a capo delle sue guardie, ha preso il controllo della casata un tempo capitanata da suo padre, decisa a ristabilire il potere del Triumvirato. 1 mercenari, però, hanno un prezzo, e i forzieri della famiglia si stanno lentamente prosciugando. La situazione si fa più critica quando suo figlio, Nathaniel, viene misteriosamente rapito. Anche tra le Gilde dei Ladri c’è tensione. Dopo la sconfitta non sono riuscite a riorganizzarsi, e le lotte interne stanno minando la loro autorità. È arrivato uno straniero, Deathmask, che sta cercando di assumere il controllo della Gilda della Cenere e di rovesciare i rapporti di forza. Come se non bastasse, nell’oscurità dei vicoli si aggira una figura misteriosa, il Guardiano, così si fa chiamare- che sembra deciso a eliminare i ladri da tutta Veldaren. Aaron, Haern, il Guardiano. Il giovane figlio di Thren Felhorn è cresciuto e ormai è un combattente esperto. Vuole solo riabbracciare Delysia, la ragazzina che tempo prima ha salvato, e impedire a suo padre di tramutare il Drezel in un luogo di lutto e tenebra.
La quarta di copertina:
Dopo il pranzo di Natale Peter Martin riceve una telefonata concitata dal padre che gli chiede di raggiungerlo subito perché qualcosa di sorprendente è accaduto alla loro famiglia. Al suo arrivo, Peter ritrova Tara, la sorella adolescente scomparsa misteriosamente vent’anni prima.
Cosa le è accaduto? E dove è stata in questi lunghi anni? La storia di Tara ha dell’incredibile: ha conosciuto uno straniero nella foresta degli Outwoods ed è stata con lui per mesi in un… mondo parallelo. Per la sua famiglia è impossibile crederle, ovviamente, eppure il cor¬po di Tara non è invecchia¬to affatto nonostante siano passati vent’anni. L’uni¬co che sembra essere dalla sua parte è il suo primo amore, Richie, ma un uomo misterioso la pedina tentando in tutti i modi d’impedirle di riavvicinarsi a lui.
Spetterà allora allo psichiatra, il dottor Underwood, scoprire quali segreti nasconde la mente di Tara e riportare così ai Martin la ragazzina che avevano perduto.
Con una scrittura vivace e coinvolgente, Graham Joyce ci racconta una storia che, come un incantesimo, ci rapisce e ci porta in un mondo dove la realtà incontra la leggenda.
La quarta di copertina:
Darth Plagueis: uno dei più brillanti Signori dei Sith mai vissuti. Tutto quello che desiderava era il potere. L’unica cosa di cui aveva paura era perderlo. Da apprendista, aveva abbracciato le spietate vie dei Sith, e quando era giunto il momento opportuno aveva distrutto il suo Maestro… giurando che non avrebbe mai subito lo stesso destino. Perché a differenza di qualunque altro discepolo del Lato Oscuro, Darth Plagueis aveva ottenuto il potere più grande di tutti: quello sulla vita e sulla morte. Darth Sidious: l’apprendista scelto da Plagueis. Sotto la guida del suo Maestro, Sidious ha studiato le vie dei Sith in segreto, aumentando contemporaneamente il suo prestigio in pubblico presso il governo della galassia, prima come Senatore e poi come Cancelliere, fino a diventare Imperatore. Darth Plagueis e Darth Sidious, Maestro e apprendista, vogliono conquistare la galassia e annientare l’Ordine dei Jedi. Ma saranno in grado di sottrarsi alla spietata tradizione dei Sith? E se nel desiderio del primo di vivere per sempre, e in quello del secondo di dominare su tutto e tutti, fossero piantati i semi della loro stessa distruzione?
Per una ricostruzione della saga di Star Wars: http://edizioni.multiplayer.it/?s=I%20Romanzi%20di%20Star%20Wars
Nuova edizione. La quarta di copertina:
Il tema del doppio, che Rank trasforma nel punto di partenza per l’indagine psicoanalitica, è un chiaro paradosso. Dopo aver introdotto il tema prendendo a modello un noto film dell’epoca, “Lo studente di Praga”, Rank concentra la sua analisi sulla vasta quantità di materiale offerta e tenta di redigerne un catalogo. I numerosi esempi vanno da Hoffmann, Chamisso, Andersen, Lenau, Goethe, Jean Paul, Heine, de Musset, Raimund, Maupassant, Wilde, Kipling ai più famosi “William Wilson” di Poe e “Goliàdkin” di Dostoevskij. All’inizio del XIX secolo questo tema è onnipresente e getta la sua ombra e la sua eco ben oltre la fine del secolo. Le storie incentrate sul doppio hanno tutte alcune caratteristiche strutturali comuni, possono però approdare a esiti diversi. Il soggetto si confronta col suo doppio, l’immagine di se stesso; solitamente, solo il soggetto può vedere il proprio doppio, che gli appare esclusivamente in privato, oppure solo lui può percepirne la presenza. Inoltre il doppio produce due effetti apparentemente contraddittori. Da una parte opera ai danni del soggetto, gli appare nei momenti meno opportuni, lo condanna al fallimento. Dall’altra realizza i suoi desideri più reconditi o rimossi, agisce come il soggetto non oserebbe mai, o come la sua coscienza non gli permetterebbe mai di agire. Se il finale è tragico, il soggetto uccide il proprio doppio ma, uccidendolo, uccide se stesso, non sapendo che la sua reale sostanza e il suo più autentico essere si concentrano in lui.