Anche ieri Galliani ha ricordato che il settimo posto potrebbe valere l'Europa League nel caso in cui o Napoli o Fiorentina vincessero l'Europa League e arrivassero fra il quarto e il sesto posto in campionato o comunque conquistassero la qualificazione in Europa League tramite la Coppa Italia.
Voglio tornare sulla questione perché un "uccellino" questa mattina mi ha messo una pulce nell'orecchio. Data l'insistenza con la quale Galliani porta avanti questa tesi, ho provato a contattare altre fonti giornalistiche e non che potessero in qualche modo darmi un'ulteriore conferma o smentita rispetto alla e-mail ufficiale con la quale l'UEFA mi aveva confermato che fosse impossibile per la settima del campionato italiano conquistare un posto in Europa.
A quanto pare, esisterebbe una proposta di modifica regolamentare sul tavolo dell'UEFA a Nyon che prevederebbe la possibilità per le prime 12 nazioni del ranking, in deroga a quanto stabilito dal regolamento fino a questa stagione, di mantenere la terza squadra in Europa League anche in caso di qualificazione in Champions League di una delle tre aventi diritto a partecipare alla manifestazione.
La motivazione di ciò sarebbe da ricercarsi nella volontà di salvaguardare i diritti tv dell'Europa League: è evidente che per le emittenti titolari dei diritti di questa competizione (e non della Champions League) rischiare di perdere una spagnola o un'inglese o una tedesca o un'italiana può diventare un danno non indifferente e quindi è possibile che abbiano fatto richiesta all'UEFA di una modifica regolamentare in questo senso.
D'altra parte finché il rischio era solo quello che vincesse la Champions League una squadra non in grado di qualificarsi per la massima competizione continentale tramite campionato, e oltretutto non appartenente a una delle prime tre nazioni del ranking, la possibilità che si verificasse il caso di "traslazione" di una squadra dall'Europa League alla Champions League senza sostituzione era abbastanza remoto (e infatti non si è mai verificato). Con la novità della vincente dell'Europa League in Champions League e dell'aumento del contingente massimo per nazione in Champions League da 4 a 5 squadre, invece è più probabile che si ricada nel caso considerato (quattro delle otto qualificate ai quarti di finale di Europa League sarebbero per il momento in posizione "da Europa League" nel proprio campionato: Siviglia, Dnipro e le due italiane).
Domani e dopodomani l'UEFA dovrebbe prendere una decisione ufficiale in merito. Poiché l'obiettivo del blog è da sempre quello di raccontare le cose come stanno, ho voluto avvisarvi subito di questa novità che potrebbe contraddire quanto da me scritto sull'argomento nelle scorse settimane (per quanto la stessa fonte che mi ha sussurrato la notizia mi abbia anche detto che non c'è la conferma ufficiale che questa "deroga" venga effettivamente approvata domani, anche se a suo parere è probabile).
Nel caso le cose stessero così, rimarrebbe un ultimo mistero da chiarire: ovvero come mai il "Responsabile di Regolamenti e Calendari" dell'UEFA mi abbia negato questa ipotesi non più tardi di due settimane fa. Mi sono dato tre possibili risposte (nel caso in cui le cose andassero in maniera diversa da quanto da lui comunicatomi): 1) Non voleva dirmelo perché era vincolato dal segreto professionale essendo una discussione ancora confidenziale all'interno dell'UEFA 2) Dal suo indirizzo non risponde personalmente alle e-mail della stampa ma ha dei "ghostwriter" magari meno informati di lui 3) Non lo sapeva (ma mi pare evidente che sia l'ipotesi meno probabile...).
Rimanete sintonizzati su " Calcio e Altri Elementi " (o tenete le orecchie bene aperte sulle decisioni UEFA di questi giorni) per scoprire come andrà a finire questa "appassionante" storia e se il settimo posto potrà davvero diventare ambito a partire dalla prossima settimana non solo per il Milan, ma anche per l'Inter, per il Genoa e per tutte le altre squadre di centro classifica.