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Nuciari, la coordinazione degli eventi e i gelati.

Creato il 13 gennaio 2013 da Laperonza

0000000000000000000000aaaaaaaaaaaaaaaa2.JPGLeggo con immenso piacere le dichiarazioni del Dirigente dell’Ufficio Cultura del Comune di Montegranaro Giuseppe Nuciari apparse stamattina su Il Resto del Carlino. Le leggo con piacere perché mi danno la speranza che Nuciari abbia finalmente capito che le informazioni in rete evitano spreco di energie, tempo e denaro e danno un migliore servizio all’utenza. Nuciari, infatti, si scaglia contro l’Assessore Provinciale Buondonno colpevole, secondo lui, di predicare bene e razzolare male. Infatti, la Provincia di Fermo punta molto su una politica di rete ma, nei fatti, dimostra il contrario. Nuciari lamenta, giustamente, l’accavallarsi di eventi dello stesso tipo, nella fattispecie teatrali (Cristicchi a Montegranaro e Viva Verdi di Cesare Bocci a Sant’Elpidio a Mare), che hanno fatto sì che, in entrambe le rappresentazioni, il pubblico fosse piuttosto esiguo. Sarebbe bastato coordinare gli eventi e fare in modo di evitare la loro contemporaneità per evitare accavallamenti e l’obbligo per il pubblico di scegliere o l’uno o l’altro. Nuciari ha perfettamente ragione.

Solo che Nuciari fa esattamente la stessa cosa a Montegranaro. Assistiamo continuamente all’accavallamento di eventi organizzati dalle tante associazioni presenti in città che spesso danneggiano lo sforzo che le stesse applicano per fare qualcosa di buono per la città. Perché non applicare lo stesso principio a Montegranaro? Un tentativo era stato fatto tempo fa, lo ricordiamo, con la creazione di un Tavolo delle Associazioni che si è riunito un paio di volte e stava navigando, devo dire per diretta testimonianza, piuttosto bene. Il Tavolo, coordinato dal Direttore della Biblioteca Comunale Enzo Conti, non è stato però più convocato. Perché?

La presa di posizione di Nuciari fa sperare bene. Mi auguro che ora abbia capito l’importanza di coordinare le iniziative e spero che il tavolo venga rimesso in grado di lavorare, al di là della presenza della Proloco. E, nel contempo, mi auguro che si smetta, in certi ambienti, di dare la responsabilità della scarsa affluenza di pubblico agli eventi organizzati in teatro (cinema e teatro) al pubblico stesso, senza fare un esame di coscienza. È come se un gelataio che chiude perché non vende gelati dia la responsabilità alla gente che non va a comprarli. Non sarà, invece, che il gelataio ha sbagliato a fare promozione o che, magari, il gelato è cattivo?

Luca Craia


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