E’ notizia fresca che il nostro ministro dell’ambiente Prestigiacomo si trova negli Stati Uniti per partecipare ad una tre giorni su temi energetici. Argomenti trattati, in particolare: “il lancio di collaborazioni internazionali sulle nuove tecnologie destinate ad aumentare l’efficienza energetica, valorizzare il potenziale dell’energia solare, eolica e delle altre fonti rinnovabili, ridurre significativamente la dipendenza e l’inquinamento derivante dalle fonti fossili”.
È confortante rilevare, da altre fonti e da conoscenze di dominio pubblico, che il nostro Paese è piuttosto avanti in termini di efficienza energetica, solare, eolico e rinnovabili; mentre si sta spendendo nel tentativo di ridurre la dipendenza dalle fonti più inquinanti come le fossili. Un piano ci sarebbe, ed è universalmente accreditato come più che valido: ricorrere al nucleare.
Il governo vuole reintrodurlo; il problema sono le resistenze delle opposizioni e di chi non crede in questa fonte pulita, efficiente e sicura e ne è ideologicamente contrario. Il che è anche legittimo.. ma è per lo più controproducente perchè senza nucleare siamo poco competitivi, poco evoluti, dipendenti da altri Paesi per l’importazione delle materie prime e soprattutto rischiamo di non vincere la sfida di ridurre le emissioni clima-alteranti.
Oltretutto, con la crisi che corre, non è nemmeno saggio rinunciare ad un simile veicolo di buona economia, che è apprezzata ed incoraggiata dalla maggioranza dei nostri imprenditori (come ho scritto qui anche recentemente). Confido quindi che molte persone di buon senso ne converranno.