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Nucleare: Decaro, Mai una centrale in Puglia

Creato il 06 settembre 2010 da Lalternativa

La Puglia continua a ribadire con forza la propria opposizione al nucleare in Puglia. A parlare contro un recente studio che racconta di un nucleare sicuro e conveniente, è il capogruppo del Partito democratico alla Regione Puglia, Antonio Decaro, già premiato da Legambiente per la sua attività da assessore al Comune di Bari.

“Ci risiamo: lo spettro del nucleare ritorna insistentemente ad essere propagandato con falsità che fanno leva sui punti deboli delle famiglie italiane, promettendo bollette meno care e più posti di lavoro, in un momento in cui milioni di persone fanno fatica ad arrivare a fine mese, e il governo viene accusato di non avere una politica di sviluppo economico sia dalla presidente degli industriali, Emma Marcegaglia, sia dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano”.  Lo sostiene il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, commentando i risultati dello studio realizzato da ‘The European House Ambrosetti’, presentato al Forum di Cernobbio.

“Dal momento che questo studio – spiega Decaro – chiama tristemente in causa la nostra regione, indicata più volte come sito ideale per la installazione di queste macchine di morte che sono le centrali nucleari, ci vediamo costretti a ribadire che la Puglia non accetterà mai di condannare i propri cittadini e le generazioni future a territori infestati di scorie, alcune delle quali perdono la propria radioattività anche dopo 100mila anni: un tempo indefinibile per ogni esseri vivente”.

“Inoltre – rileva il consigliere – una sola centrale in Puglia basterebbe a distruggere la risorsa più importante della nostra regione: il turismo. Faccio davvero fatica a rintracciare nella mia memoria un solo luogo al mondo famoso per il turismo, che ospiti contemporaneamente una centrale nucleare”.

“Anche l’Enel – spiega Decaro – interviene nel dibattito promettendo bollette meno care del 20%. Bene – sottolinea il consigliere – questo discorso non riguarda la Puglia. Innanzitutto perché ci spetterebbe di diritto uno sconto sulle bollette dal momento che produciamo ed esportiamo l’80% in più dell’energia che consumiamo; e poi perché questi e altri risparmi già li avremo con gli investimenti fatti nelle energie rinnovabili di cui siamo leader in Europa. Insomma, chiedere alla Puglia di installare una centrale nucleare nel proprio territorio, è come chiedere di montare uno scaldabagno puzzolente nella nostra casa a disposizione dei vicini”.

“Quanto ai posti di lavoro che il nucleare offrirebbe – precisa Decaro – rispondiamo con un altro studio, condotto per conto dell’Associazione italiana per l’energia del vento, secondo il quale da oggi al 2020 saranno disponibili per la sola Puglia e per il solo settore dell’eolico qualcosa come 12mila nuovi posti di lavoro”.
“Fatte queste considerazioni – conclude il capogruppo Pd – ribadiamo che la Puglia non accetterà mai l’imposizione di farsi carico dei danni provocati dal lato oscuro del progresso, e che i pugliesi non si lasceranno abbindolare da false promesse di facili risparmi”.


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