Niente è più innocuo.
L'aria vivifica, che fino a pochi istanti prima portava ossigeno e vita, si trasforma in un veicolo di contaminazione di cui non si può fare a meno. Non in un veicolo qualunque, bensì il più subdolo portatore di morte. Le radiazioni (invisibili, inodore e incolore) si confondono come il più camaleontico dei nemici con gli elementi naturali più importanti per la vita: l'aria e l'acqua. Si insidiano nel corpo, impossibili da fermare, e penetrano negli organismi con la facilità di un coltello infilato in un panetto di burro. La pelle brucia, le molecole e gli atomi del corpo mutano, impazziscono e si uccidono.
Ceneri grigie simili alla neve immacolata, scheletri di ciò che una volta erano edifici, minacciose polveri nere che aleggiano nell'aria: ecco lo scenario di un futuro forse non troppo prossimo.Ma la lista dei nemici non finisce qui. La frutta, la verdura, il latte e ogni sistema di sostentamento si trasformano in trappole di morte dall'aria nutriente. Affamato e disorientato l'uomo si nutre di cibi che lo uccidono dall'interno, lentamente, e che lo consumano nel tempo con tumori e svariante forme di cancro incurabili, ma estremamente trasmissibili alle generazioni future.Non rimane nessuna forma di vita. Tutto distrutto.
E mentre l'uomo muore, portantosi con sé il resto del pianeta, non rimane che utilizzare gli ultimi istanti di vita per guardare la polvere che ricopre l'orizzonte e domandarsi se non fosse stato meglio utilizzare fonti di energia alternativa.
Affinchè non si arrivi mai a questa apocalisse: NO AL NUCLEARE.Possiamo fare di meglio.