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Nuda

Creato il 13 dicembre 2010 da Vulvia
Nuda
Mi sembrò di vederla per la prima volta, ma preferii pensare che s'era resa irriconoscibile per alleviarmi la pena di un ricordo scalfito.Nulla è addebitabile alla pestilenza che ha piagato i perimetri urbani con cumuli marcescenti di rifiuti. Ho forse smesso di amarla? Me lo chiesi mentre indugiavo tra i vicoli del centro storico. I volti sfuggenti, come la luce che non osa entrare tra i profili irregolari dei presepi di cemento. Abbacinante l'assenza. Mai mi capitò di attraversarla così inutilmente. Dalle parti di S. Biagio Dei Librai c'era, tra i tanti, G. un giovane scultore e artigiano, conosciuto e apprezzato soprattutto per l'originalità delle espressioni e per la cura dei dettagli che riservava alle sue creature, destinati in gran parte a popolare squarci bucolici e grotte muschiate, nello stile della tradizionale arte presepiale napoletana. La sua compagna C. s'era invece specializzata nel disegno e nella realizzazione dei vestiti delle miniature dalle fattezze umane, le uniche che riconoscevo familiari. Venni a sapere per caso che si erano lasciati, lui s'era trasferito al nord e lei malcelava tristezza e rammarico. Non le domandai nulla, credo di aver detto l'essenziale per potermene allontanare con garbo. Nessuna luminaria, pochi turisti, non ricordavo più Natale, il tempo era irrilevante, forse era stato inchiodato per cercar tregua. Mi è apparsa nuda e pallida, non ha mai cercato di fingersi felice e sfacciata, né accennava maliarda le sue canzoni.  Forse l'ho vista davvero per la prima volta.

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