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La crisi economica morde i polpacci: lui perde il lavoro a lei rifiutano il documentario e sono costretti a partire per Atalanta dove il benestante fratello di lui gli ha offerto un lavoro.
Lungo il percorso si fermano per una sosta notturna in uno stravagante bed and breakfast che in realtà è una comune anni '70, la Elysium, in cui si pratica nudismo e amore libero. Le cose col fratello ( psicopatico ma ricco sfondato) non vanno bene e così entrambi decidono di ritornare presso i nuovi amici hippy.
Ma l'amore libero, l'assenza di privacy, le sedute di sballo collettivo a base di funghetti allucinogeni, il vivere senza comodità tecnologiche a lungo andare non sono così belle.
La factory di Apatow si è distinta sempre per il tentativo mai celato di portare sempre un po' più su l'asta del politicamente scorretto cercando di disinnescare la carica eversiva dei tabù di ogni tipo.
In Nudi e felici come afferma il titolo italiano in maniera molto più diretta rispetto all'originale, uno dei tabù a dover essere infranti è la nudità.
Ora non vi aspettate di vedere un centimetro quadrato di pelle di tetta della Aniston o della bellissima Malin Ackerman. Qui i nudi integrali sono per lo più maschili ( non una novità in casa Apatow ) e non proprio glamour, piuttosto vengono mostrati corpi che mostrano i segni degli anni e delle birrette ingurgitate.
Partendo da uno spunto tremendamente reale ( la catastrofe dei mutui subprime) , Nudi e felici mostra che forse il surrogato di Paradiso in terra rappresentato dalla comune hippy che vive dei frutti della propria terra e dell'amore per la natura, non è così piacevole come sembra dal di fuori.
George e Linda che sono due corpi estranei fanno di tutto per mimetizzarsi accorgendosi di sbagliare perchè la vita del topo di città e quella del topo di campagna sono due modi di vivere a compartimenti stagni non comunicanti tra di loro.
E forse vivere da vegetariani, disprezzando il denaro, senza violenza e senza comodità di ogni tipo non è sempre così bello visto che anche il fondatore della Elysium ( uno spassoso Alan Alda) ogni domenica si va a rimpinzare di wurstel e bistecche in una vicina steak house e il capo spirituale del gruppo, il capellone Seth( Justin Theroux) si dimostra così sensibile al fascino del dollaro.
Se all'inizio il film di David Wain si segnala per una certa qual cattiveria nel confronto tra la caotica vita di città e l'apparentemente rilassata vita in mezzo alla natura, poi questa ironia beffarda viene persa strada facendo per lasciare posto alla solita elegia del Sogno Americano in tutte le sue diramazioni.
Apatow and friends si dimostrano sempre sensibili al frusciare delle banconote al botteghino e non si dimostrano cinici e scorretti come in altri film della factory, lasciandosi imbrigliare nei meccanismi della commedia sentimentale( la seconda parte del film si concentra sulla lotta tra George e Seth per Linda) forse per non incorrere in spiacevoli divieti che avrebbero tagliato una consistente fetta di pubblico al film. Che, detto tra noi, è stato un insuccesso negli States .
Schiavi del lieto fine insomma, ma stavolta non è servito.
Non uno dei migliori film della factory ma neanche da buttare via.
( VOTO : 5,5 / 10 )
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