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Numeri, numeri e numeri: la fotografia più nitida della RWC 2011. E l’Italia…

Creato il 30 novembre 2011 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

Numeri, numeri e numeri: la fotografia più nitida della RWC 2011. E l’Italia…La IRB Game Analysis Unit ha passato al setaccio il torneo iridato appena concluso e ha stilato un approfondito report statistico con tutti i numeri e i dati possibili e immaginabili. Ma non si è fermata qui e ha comparato queste cifre con quelle delle edizioni precedenti.
Qualche spunto: mischie e calci sono diminuiti rispetto al 2007, mentre sono aumentate le fasi di corsa e i passaggi. In quasi l’80% delle partite chi ha segnato più mete ha vinto. Diminuiti i margini di differenza tra le squadre di Tier 1 e 2, dimezzati i cartellini gialli.
Interessanti i trend sul lungo termine: rispetto al Mondiale del 1995 i passaggi sono aumentati del 50%, la palla in gioco del 33%, le ruck e le maul sono più che raddoppiate, diminuiti invece quasi del 50% i calci.
Riassumere tutto è impossibile, ma è possibile scaricare interamente il report:

DOWNLOAD THE FULL REPORT >>

E l’Italia? Numeri in chiaroscuro. Per quanto riguarda la media dei punti fatti/concessi gli azzurri sono i primi tra le squadre non ammesse ai quarti di finale, lo stesso dicasi per il numero di mete, calci e drop segnati.
Le nostre mete sono quasi equamente divise tra trequarti e avanti (7 a 6), scopriamo che dalla mischia  nascono la maggior parte delle nostre segnature (insieme ai lineout) e che però dai pacchetti avversari ci difendiamo benissimo: solo una meta subita nata da una mischia. Che non sappiamo partire da lontano: oltre la metà delle nostre segnature nasce negli ultimi 22 metri, nemmeno una dalla nostra metà campo. Che abbiamo segnato soprattutto nel primo tempo ma abbiamo altrettanto subito nel secondo. Che uno dei problemi principali da risolvere è quello del calciatore: nei piazzati peggio di noi in Nuova Zelanda sono andati soltanto Russia, Stati Uniti, Fiji e Namibia.
Che teniamo poco la palla in gioco: meno di 16 minuti, meglio di noi anche la Georgia, Tonga e gli USA. Che siamo arrivati quartultimi per numero di passaggi medi a partita (101).
Insomma, scaricate e leggete. Ce n’è per tutti.


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