Ancora un racconto selezionato, stavolta per la nuovissima rivista con.tempo. 999 copie che verranno numerate e distribuite gratuitamente, per questo progetto autentico e coraggioso. Qui tutte le informazioni sulla rivista, mentre a questo link vi rimando direttamente all’intervista che ho rilasciato alla redazione. Il mio racconto è intitolato Ipotesi sulla scomparsa di un corpo, e ancora una volta si tratta di una storia a metà tra il fantastico e l’umoristico.
Eccone un assaggio:
– Sono scomparso.
Cos’era stato? Le esse marcate gli dettero l’impressione che si fosse trattato di un innocuo sibilo del vento, o forse di un rumore soltanto immaginato, ma un attimo dopo dovette ricredersi, quando si vide riflesso nel vetro della finestra con la cornetta del telefono all’orecchio.
– Sono scomparso, – ripeté la voce con tono allarmato.
Adesso non era più solo un sibilo: gli giunse come una stridente vibrazione dallo strascico prolungato, qualcosa che si è percepito e che eppure i sensi stentano ad accettare, per dissonanza con ciò a cui si è abituati. Balbettò una risposta, per niente sicuro di aver capito bene: – Pronto? Chi… chi è scomparso?