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Nuoto: il Centro Nuoto Torino cala i suoi assi ai Criteria Nazionali Giovanili

Creato il 17 marzo 2015 da Sportduepuntozero

nuoto - Centro Nuoto TorinoÈ lunedì pomeriggio al Palazzo del Nuoto. Samuele ha appena finito l’allenamento, Alessandro è da poco entrato in acqua per il suo. Oggi si allenano meno del solito, “soltanto” un’ora e mezza; è iniziata la settimana che li porterà al primo appuntamento importante del 2015: i Criteria Nazionali Giovanili di Riccione. Samuele Menchini ha 18 anni, Alessandro Miressi 16 e mezzo; sono tra le punte di diamante del Centro Nuoto Torino. Entrambi juniores, non saranno avversari perché le gare individuali prevedono la separazione tra le annate ‘97 e ‘98. Saranno invece compagni nelle tre staffette. La 4×200 stile libero, in particolare, la nuoteranno nella categoria cadetti, con grandi ambizioni e senza nessun timore reverenziale nei confronti di avversari più grandi. D’altronde ai recenti Campionati Regionali hanno conquistato entrambi nove medaglie d’oro in tutte e nove le gare cui hanno presso parte, con prestazioni che li avrebbero spediti sul podio anche nelle categorie superiori.

“Vincere è sempre una bella soddisfazione ma siamo contenti anche per i tempi” commentano, “la preparazione non era finalizzata a queste gare ma ai nazionali della prossima settimana e anche in fase di carico siamo andati abbastanza forte”. Ai Criteria i due giovani nuotatori si tufferanno per le staffette, per tutte le gare dello stile libero ad eccezione dei 50 (Samuele) e dei 1500 (Alessandro); il primo aggiungerà anche i 400 misti, il secondo i 100 e i 200 dorso. In tutte partiranno per abbassare i propri record e per salire sul podio: “la concorrenza è forte e numerosa” spiegano, “ma noi ci siamo e non partiamo battuti in nessuna prova. Sarà dura, ma l’obiettivo è tornare a casa con qualcosa di importante”.

L’anno scorso Alessandro Miressi fu secondo nei 400 sl Ragazzi, un risultato che gli spianò la strada verso la Coppa Comen. Anche Samuele Menchini ha indossato la maglia della nazionale giovanile nella stessa manifestazione (nel 2012), ma con la squadra di fondo e vincendo l’oro nel team event. “Ci piacerebbe tornare in azzurro già quest’estate agli Europei Juniores di Baku ma la qualificazione dovremo conquistarcela agli Assoluti di aprile”. Alessandro punta decisamente sulle gare in vasca e non a caso si allena con Antonio Satta nel gruppo velocisti del Centro Nuoto Torino. Samuele invece strizza l’occhio anche alle prove in acque aperte e lavora nel gruppo dei fondisti allenato da Pino Palumbo.

Nuotano da quando erano bambini. “Giocavo a calcio ma passai presto al nuoto perché la mia “fidanzatina” andava in piscina” racconta Samuele, “l’esordio fu alla Rari Nantes Carmagnola, nella città dove vivo, ma sono cresciuto al CSR a Sommariva Perno con l’allenatore Maurizio Pautassi. E un anno e mezzo fa sono arrivato qui”. “Per qualche stagione ho nuotato a livello non agonistico” dice Alessandro, “e 6 anni fa, grazie al mio istruttore che allenava anche al Centro Nuoto Torino, sono entrato in squadra. Sono cresciuto costantemente ma nell’ultimo periodo ho fatto un bel salto, vedremo dove arriverò”.

La strada per “arrivare” è una sola, continuare a nuotare, sempre un po’ più forte. D’altronde, la vita tra scuola e piscina, tra sveglie all’alba e doppi allenamenti non pesa più di tanto: “questo sport regala soddisfazioni uniche perché ogni successo lo raggiungi con le tue forze, per merito tuo e dell’allenatore” assicurano, “e ogni volta che si stabilisce un record è già il momento di fissare un nuovo traguardo. Poi siamo un bel gruppo e i compagni di squadra sono amici. Il rapporto è ottimo anche con i più grandi, l’obiettivo è arrivare al loro livello e quindi sono uno stimolo per migliorare”.

Samuele Menchini ammira la nuotata di Gabriele Detti anche se l’idolo indiscusso è Michael Phelps; per vedere gli otto ori delle Olimpiadi di Pechino ha passato diverse notti in bianco. I preferiti di Alessandro Miressi sono invece Marco Orsi e Ryan Lochte. La strada per arrivare fin lassù è ancora lunga, ma questi due giovani ne hanno già percorso un bel pezzo.


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