Le condanne di oggi sono state emesse a conclusione di un giudizio tenutosi con il rito abbreviato. Altri 11 imputati che avevano optato per il rito ordinario sono sotto processo da alcuni mesi.
Tra loro Giuseppe Molisso, ritenuto il capo dell'organizzazione. Oggi la pena maggiore è stata inflitta a Massimiliano Froio. Nei suoi confronti pende un altro procedimento per avere, durante un'udienza, detto 'li ammazzereì riferendosi al pm Luca Tescaroli e ad un suo collaboratore.
Associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, tentato omicidio e sequestro di persona, con l'aggravante del metodo mafioso, i reati contestati al 27 imputati a seconda delle singole posizioni.
L'organizzazione operava prevalentemente nelle zone di Centocelle, Tuscolano e Tor Bella Monaca. Secondo quanto accertato dai carabinieri, l'organizzazione era nelle condizioni di commercializzare, ogni mese, circa tre quintali tra hashish e marijuana nonchè una trentina di chili di cocaina. Il punto di ritrovo dei componenti era un bar, denominato “Orfeo” (da qui il nome dell'operazione culminata con decine di arresti) e alcuni di loro avevano dei soprannomi, come “Biscotto”, “Cinesino” e “Biondino” che risuonano come un deja vù della storica Banda della Magliana, che ha seminato il terrore a Roma 30 anni fa.
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