Sicuramente non passa indifferente questa nuova campagna indiana anche se, triste ammetterlo, a chi fuma, poco “gliene cale”.
Infatti i fumatori non sono molto sensibili a queste campagne, così come non sono spaventati dalle immagini dei polmoni neri e dagli altri risultati del fumo.
Ma veniamo all’idea che è quella alla base della campagna indiana contro il fumo: montare al posto dei ‘classici’ accendini, altri “musicali” che intonano un canto funebre ogni volta che qualcuno li utilizza per accendere la sigaretta.
La melodia scelta è “Raam Naam Hai Satya”, l’inno per eccellenza che viene cantato ai funerali che ormai è diventato sinonimo di morte. L’idea è semplice: cercare di sfruttare il famoso canto funebre per fare arrivare un messaggio anti-fumo chiaro e convincente e spingere le persone a smettere di fumare.
Stranamente al pensiero di Lusignolo, però, si legge nel web che la campagna sembra funzionare molto bene, come ha riportato la stampa inglese: “Quasi tutti gli aspiranti fumatori che hanno tentato di usare l’accendino ‘canterino’ corrono via non appena parte il canto funebre indù. Altri, invece, sono così spaventati per la nuova offensiva anti-tabacco che gettano via la sigaretta”.