Secondo Greenomics, i dati satellitari mostrano come non ci siano più foreste naturali o torbiere sfruttabili nelle concessioni della APP o dei suoi fornitori. Secondo il rapporto le residue foreste intatte si limitano a:
zone protette dalla legge, in base alle norme di assegnazione delle concessioni (che nulla hanno a che vedere con la nuova policy della APP), aree su cui è in corso una controversia con le comunità locali o con altri operatori, aree inaccessibili per mancanza di strade, o aree a cui la APP ha rinunciato dopo numerosi tentativi di abbatterle (come nel caso di alcune foreste torbiere successivamente protette con l'approvazione ministeriale).
"Sembra che l'impegno a la nuova politica di conservazione della foresta sia stato ritardato fino al completamento della conversione delle foreste naturali e torbiere in piantagioni - conclude il rapporto - Le fibre prelevate dalle foreste sono una materia prima molto utile alla APP, in particolare per il 2013."
La APP ha replicato al rapporto "Abbiamo oltre 200 persone sul campo, tra nostra squadra, quella del The Forest Trust (TFT) e di altri consulenti per l'identificazione delle foreste di alto valore ambientale. - ha dichiarato a mongabay.com Aida Greenbury, della APP - Sono al lavoro per mappare i confini forestali naturali e avviare il complesso processo di identificazione degli stock di carbonio e delle aree di alto valore di conservazione"
"Dai primi risultati delle analisi delle immagini satellitari delle 15 concessioni, risulta che la nostra politica di conservazione delle foreste, porterà vantaggi ampie aree di foresta naturale a Sumatra e West Kalimantan, che saranno lasciate intatte. Continueremo a render noti i nostri progressi man mano che il nostro programma verrà implementato". ha aggiunto Greenbury, sottolineando che l'analisi iniziale del TFT suggerisce come la quantità di foresta che verrà protette si aggira tra 150.000 e 250.000 ettari.