“Ho dato un’occhiata sul sito dell’Inviato e ho visto che a metà riunione c’era già il titolo che diceva che l’incontro era inutile. E poi i sindaci intervistati il giorno prima dall’Inviato hanno smentito: non hanno mai detto di non sentirsi rappresentati da me”. Lo ha dichiarato il sindaco di Crema Stefania Bonaldi tempo fa, prima di andare in vacanza, riferendosi alla riunione del primo agosto. In effetti la corrispondente dell’Inviato, durante l’incontro dei sindaci del Cremasco dedicato al futuro della Provincia di Cremona, aveva mandato un’email in redazione. All’improvviso era spuntato un titolo (ovviamente del direttore, non della corrispondente) che diceva che la riunione era inutile. Poi altri aggiornamenti che parlavano di liti battibecchi, nemmeno fosse una serata fra vecchi amici che litigano guardano una partita di calcio, dividendosi tra tifoserie opposte. In realtà chi c’era – più o meno la metà dei sindaci – non ha litigato. E’ stata una semplice e naturale occasione di confronto sul futuro della Provincia: “Non un successone, è vero, vista la partecipazione, ma tutti hanno riconosciuto che incontrarsi e parlare del futuro della Provincia a partire dai sindaci, senza aspettare decisioni dall’alto, è stato utile”, ha concluso Bonaldi.
Il titolo dell’Inviato del 31 luglio 2012, alla vigilia della riunione dei sindaci del Cremasco che poi smentirono quel “Non ci rappresenti”, rivolto al sindaco di Crema Stefania Bonaldi
Sì, valeva la pena sentire il sindaco di Soncino Francesco Pedretti (Lega Nord) parlare della locomotiva bresciana, ad esempio, come altri pareri: ne era uscito un consenso ampio sul bisogno di dare più importanza al Cremasco di quanto la fallimentare Cremona pensi, la città del vecchio Salini che fa l’arbitro e il giocatore credendo di essere un fenomeno. E’ il consiglio regionale che decide sulle Province future, non Perri sentito Piva. La superProvincia Mantova-Cremona-Lodi non piaceva allora ai sindaci cremaschi: troppo dispersiva, con troppi Comuni e pochi soldi rispetto alle esigenze di un territorio così vasto. Tutti più o meno concordavano sul fatto che i soldi saranno gli stessi anzi di meno per le Province, quindi ampliarle non sarebbe stato brillante. Ovviamente arriva Perri a scegliere proprio quella roba “anticremasca” economicamente insostenibile, a meno di privatizzare anche i Comuni. Lo aveva dichiarato l’assessore provinciale Matteo Soccini: “Se c’è anche Mantova, il Cremasco conta troppo poco”. Oggi il quotidiano Piva-Perri (o Viva Perri!) intervista i cremaschi al mercato (?!?) e da tale sondaggio degno di una nuova scienza (quella del libero mercato, appunto) condanna la mega provincia Cremona-Mantova-Lodi.
Philippe Salini Driver of Gerard Welter’s WR Zytek ZG348 (Photo credit: Dave Hamster). Il vero Salini è un pilota, non un politicoide!
Perché parlarne oggi? Perché proliferano testate a iosa, ma tutte uguali, di centrodestra, legate a varie correnti politiche e settori sociali. Si contenderanno gli stessi lettori, o meglio i lettori si sparpaglieranno. Peccato per loro: rischieranno di perdersi. Una valanga di generali, di editori di centrodestra, moderati, cattolici, appena possono tutti contro lo stesso nemico (Bonaldi, tra l’altro cattolica anche lei? Unione Sovietica? Cina? Pd, già è vero!). Appena possono, paginate su paginate di testate uguali l’una all’altra. Va bene. Abbiamo capito chi fa paura alla vecchia noiosissima Cremona e ai suoi giornali: il cambiamento. La politica che cerca seriamente di migliorarsi.
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