Dopo l’introduzione del presidente Trespidi e del presidente Salini, che
hanno riferito l’andamento del dibattito e i documenti e le posizioni emerse
a livello della Conferenza delle Autonomie Locali, sono intervenuti nella commissione Affari Istituzionali di ieri, i
consiglieri Torchio, Dusi, Araldi, Biondi, Agazzi, Virgilio, Degani, Milesi.
Torchio, di ritorno dal Direttivo regionale dell’Anci, ha riferito
l’andamento del dibattito della mattinata milanese dove e’ stato fortemente
modificato l’iniziale assalto all’autonomia delle Province. Torchio ha
chiesto di evitare liti tra poveri ed in particolare si e’ riferito alle
notizie provenienti da Roma che indicano l’avvenuta mediazione tra la
maggioranza di governo e componenti importanti della minoranza (Lega) per
riportare la Provincia ad elezione diretta con suffragio popolare,
togliendola dal ruolo di Ente di secondo livello.
Torchio ha detto che questa posizione rappresenterebbe una risposta alla
richiesta di partecipazione dei cittadini alla vita politica ed
amministrativa, evitando deleghe in bianco o riduzioni del mandato elettivo
popolare.
Ma quel che conta e interessa ai cittadini e’ il livello, la qualita’ e
l’efficienza dei servizi che non si materializza attraverso riforme sulla
carta ma con il trasferimento reale non solo delle competenze e delle
funzioni unito a quello indispensabile delle risorse.
Delle 35 funzioni attualmente in carico alla Provincia solo 3 rimarrebbero
in capo all’Ente ma ben 29 di quelle esercitate sono derivate dallo Stato e
dalla Regione.
“Chi pagherà – si è chiesto Torchio – dopo le emblematiche vicende dei
ritardati trasferimenti dello Stato ai Comuni per l’Ici e la questione
dell’Imu che hanno dimostrato a tutti le difficoltà di attuare un vero
federalismo.”
Sulle aggregazioni Torchio ha detto di considerare importante l’idea della
Provincia del Po ma, visti i comportamenti di Mantova in sede di Conferenza
delle Autonomie e le minacce di altri di ricorso costituzionale,
bisognerebbe prevedere un’alternativa sondando le possibilita’ di estendere
il discorso a Brescia in ragione delle sinergie a livello di societa’
autostradali, di servizi, di infrastrutture, logistica, etc. Anche il
confronto con il sistema finanziario e imprenditoriale della “Leonessa” ci
porterebbe sicuramente ad una crescita.