Magazine Cultura
Nuova recensione Cineland. Birdman di A.G. Iñárritu
Creato il 16 febbraio 2015 da L'Immagine Allo SpecchioBirdman di Alejandro González Iñárritu con Michael Keaton, Edward Norton, Zach Galifianakis, Naomi Watts, Emma Stone Commedia, 119 min., USA, 2014
Storia di Riggan Thompson (Keaton), celebrità hollywoodiana che si vuole scrollare di dosso l’etichetta di attore da blockbuster portando in scena a Broadway uno spettacolo teatrale ispirato al racconto di Raymond Carver What We Talk About When We Talk About Love. Incombono su di lui i successi commerciali del passato, rappresentati dalla voce di quel Birdman, supereroe di cui aveva indossato le vesti, che gli ricorda quanto sia più facile e proficuo (per le tasche e per l’ego) percorrere la strada cinematografica del remake piuttosto che quella del teatro. Riuscire a portare a compimento il proprio progetto, riuscire a convincere pubblico e critica di essere un Attore, diventano per Riggan un’ossessione. Tutt’intorno i problemi famigliari, gli sforzi per non disunire la compagnia, la competizione con un attore più giovane e talentuoso, i dubbi sulla propria esistenza.
Iñárritu esplora la contemporaneità attraverso la dicotomia tra teatro e cinema, dimensione pubblica e privata, realtà (vita reale) e rappresentazione (rappresentazione scenica). Lo fa attraverso lunghi piani sequenza che indagano gli (angusti) spazi del teatro seguendo gli attori e svelandone gelosie, debolezze, promiscuità. Come le opere carveriane e altmaniane, Birdman vorrebbe elevare al massimo grado di “onestà” (nel senso hemingwayano del termine) le vicissitudini del suo antieroe contemporaneo, schiacciato da un sistema (quello dello spettacolo) che glorifica ma che troppo spesso dimentica o discrimina. Non ci riesce.
Il raffinato gioco di rimandi (Keaton è stato il Batman di Tim Burton; molte sono nel film le citazioni di attori realmente esistenti) non è infatti così incisivo e funzionale come ci si potrebbe aspettare e anche i riferimenti alla nuove tecnologie (la notorietà ridefinita da YouTube e Twitter), il finale aperto e ermetico, gli effetti speciali non fanno altro che tradire un malcelato tentativo di svecchiare una tematica di stampo esistenzialista già ampiamente visitata dal mondo delle arti.
Certo, Iñárritu mette in campo tutta la sua bravura registica ottenendo da troupe e attori una prova egregia, tuttavia l’enorme mole e autoreferenzialità delle tematiche trattate finisce con il nascondere qualsiasi barlume innovativo dell’opera, vanificandolo.
Voto: 3 su 5
(Film visionato il 14 febbraio 2015)
Possono interessarti anche questi articoli :
-
A Riccione “LA VITA È FACILE ad occhi chiusi”
Domani 1 luglio ore 21.30 all’arena di Piazzale Ceccarini di Riccione, anteprima di LA VITA È FACILE ad occhi chiusi, il film di straordinario successo al box... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
I sassaresi NASODOBLE tornano col nuovo singolo “Cazz boh”
«Una canzone condita di riso sardonico che mette a fuoco il disastro politico, sociale, mafioso, militare e industriale della Sardegna degli anni zero» così lo... Leggere il seguito
Da Fraltoparlante
CULTURA, MUSICA -
Luglio 2015: anteprima Freddo come la pietra di Jennifer L. Armentrout
Sta per arrivare il secondo capitolo della Dark Element Series a firma Jennifer L. Armentrout per Harlequin Mondadori. Freddo come la pietra è il seguito di... Leggere il seguito
Da Erika
CULTURA, LIBRI -
Excalibur | La 25ª ora
Excalibur ITALIA7 GOLD (canale 15) ore 21:10 Costato quanto uno stivale di Gandalf, Excalibur è la dimostrazione di come si possa fare un fantasy senza... Leggere il seguito
Da Alessandro Moccia
CINEMA, CULTURA -
LODLAM 2015. regesta vince il Gran prize con Open Memory Project
Open Memory Project, il progetto di pubblicazione Linked Data dei dati del Centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec) sulla Shoah in Italia realizzat... Leggere il seguito
Da Apregesta7
CULTURA -
Skepto Film Festival: intervista a Matt Willis-Jones
Sebbene l’incontro sia avvenuto a metà aprile, nella cornice vivace e spigliata dello Skepto Film Festival, il tempo trascorso non ci ha fatto desistere da un... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA
A proposito dell'autore
L'Immagine Allo Specchio
472 condivisioni
Vedi il suo profilo
Vedi il suo blog
I suoi ultimi articoli
-
Nuova recensione Cineland. 1981: indagine a New York (A Most Violent Year) di J.C. Chandor
-
Nuova recensione Cineland. Ave, Cesare! (Hail, Caesar!) di Joel ad Ethan Coen
-
Nuova recensione Cineland. Il caso Spotlight di Thomas McCarthy
-
Nuova recensione Cineland. The Hateful Eight di Quentin Tarantino