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Nuova recensione Cineland. Locke di Steven Knight

Creato il 03 maggio 2014 da L'Immagine Allo Specchio
Nuova recensione Cineland. Locke di Steven Knight
Locke  di Steven Knight  con Tom Hardy  Drammatico, 85 min., GB, USA, 2013 
Ivan Locke (Hardy) è un capo cantiere. Finita la sua giornata lavorativa entra in macchina e riceve una telefonata da una donna di nome Bethan. Decide di raggiungerla a Londra. Durante il viaggio in macchina veniamo a sapere che la sua decisione rischia di distruggere per sempre la sua vita famigliare e lavorativa. 
Siamo andati al cinema pieni di aspettative. Un film scritto e diretto dallo sceneggiatore della Promessa dell’assassino (Eastern Promises, David Cronenberg, 2007), ambientato tutto all’interno dell’abitacolo di un’auto in cui il protagonista, attraverso una ragnatela di telefonate in vivavoce, distrugge la sua vita. 
Siamo usciti un po’ delusi. Certamente non sarebbe corretto omettere che il film è tutto sommato gradevole e mosso da buoni proponimenti. Ma il meccanismo narrativo architettato non ha dimostrato tutta quella dirompenza trovata, ad esempio, in Buried (Rodrigo Cortés, 2010). Innanzitutto le motivazioni che spingono il protagonista a prendere scomode decisioni vengono esplicitate sin da subito, attenuando completamente l’effetto di qualsiasi successivo colpo di scena. Così come viene quasi subito svelato il rapporto conflittuale che lega il protagonista al ricordo del padre (reso con un artificio fin troppo scontato e banale). Protagonista caratterizzato in modo abbastanza efficace ma poco credibile nelle reazioni e nelle relazioni che lo legano ai colleghi, alla moglie e ai figli. 
Probabilmente il film, totalmente basato sulle parole, perde troppo per colpa di un doppiaggio scriteriato: i discorsi bambineschi dei figli stridono con le loro voci da adolescenti; una donna matura ha una voce da ventenne; il protagonista sembra non tradire emozioni, forse colpa del raffreddore? Considerando una regia praticamente inesistente possiamo dire che, nonostante la rilevanza dei temi trattati, la vera star del film si rivela la BMW: stabile, confortevole e con un impianto vivavoce da paura. 
Voto: 2 su 5 
(Film visionato l’1 maggio 2014)

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