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Nuova uscita per la Eris Edizioni: NO COMICS, La Fine del Fumetto

Creato il 21 maggio 2012 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

No Comics, la fine del fumetto è una semplice raccolta di quattro storie a fumetti. È atipica, lo si nota in fretta.
Quattro fumettisti per quattro stili Nuova uscita per la Eris Edizioni: NO COMICS, La Fine del Fumetto> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="378" width="270" alt="Nuova uscita per la Eris Edizioni: NO COMICS, La Fine del Fumetto >> LoSpazioBianco" class="alignright size-full wp-image-51680" />totalmente diversi uno dall’altro, nel tratto e nella narrazione. Background culturale, formazione artistica e sensibilità differenti.
Tra i quattro fumettisti che hanno dato vita a questo volume c’è un unico punto in comune: l’attitudine al mettersi alla prova e al confronto che li ha portati a partecipare alla Comic Battle, vera e propria competizione live dove gli artisti si sfidano vignetta dopo vignetta, tenutasi all’interno del No Fest!, festival di musica indipendente, a Torino. La giuria di qualità li ha scelti come vincitori. Qui nasce No Comics, la fine del fumetto.

Questa raccolta, che segue il volume dell’anno scorso (No Comis, il fumetto non esiste, Eris Edizioni, 2011) edito con le stesse modalità, è una sorta di sperimentazione. L’idea è quella di creare una dimensione laboratoriale in cui quattro giovani talenti, ai primi passi della loro carriera, abbiano la possibilità di raccontarci con il loro stile, con la loro sensibilità narrativa, un piccolo pezzo di mondo, a partire da un tema scelto tutti insieme, autori ed editori. Andando al di là delle distinzioni di genere e puntando tutto sulla voglia di fare fumetto e di raccontare. Non si sono cercate storie forti, tematiche altisonanti o l’omogeneità tipica delle raccolte, ma solo la freschezza di una storia, bella in sé per sé, per come è raccontata. Solo il gusto del narrare per immagini, al di là di ogni altra valutazione. Le storie sono nate spontaneamente, senza forzature a partire da un tema che è stato scelto altrettanto spontaneamente.

In questo periodo di crisi mondiale economico-finanziaria e in alcuni casi anche sociale, nell’anno simbolo di ogni profezia sulla fine del mondo, il 2012, è stato naturale scegliere l’Apocalisse, in ogni sua possibile declinazione: l’idea della fine, di tutto, anche del fumetto. Perché dopo ogni fine c’è un nuovo inizio, perché nella fine c’è il caos creativo della rinascita, con i giusti spazi per la sperimentazione, non come ricerca dell’arte per l’arte, ma come pratica. Concetto casualmente affine all’intento editoriale di No Comics. Partendo dall’azzeramento di tutte le considerazioni meramente commerciali che accompagnano l’uscita di un libro, ci siamo concentrati solo sul talento di questi giovani autori. No

Comics la fine del fumetto è un piccolo incubatore per la loro capacità artistica, ancora fresca, imperfetta, ma assolutamente indubbia. Perché per crescere è importante avere la possibilità di mettersi alla prova e di coltivare la propria sensibilità narrativa. In fondo alla base di un buon fumetto c’è sempre e comunque una storia.

Valentina Capobianco, Andrea Dotta, Elena Grossi e Matteo Manera ne hanno creata una per raccontarci la loro visione della fine, come quattro cavalieri dell’apocalisse con la matita in mano. Siamo lieti di invitarvi allo spettacolo della fine del mondo.

No Comics, la fine del fumetto è il primo squillo di tromba, il fumetto ha le ore contate.

www.erisedizioni.org

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