La cattedrale gotica di Canterbury è una delle chiese cristiane più antiche, e note, di tutta l’Inghilterra. Assieme alla chiesa di San Martino e all’abbazia di Sant’Agostino, costituisce un bene protetto dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità.
La cattedrale è anche sede di una biblioteca fornita di oltre cinquantamila volumi, oltre a una lunga serie di archivi presso i quali sono conservati preziosissimi documenti, alcuni risalenti addirittura alla fine dell’VIII secolo.
Grazie a una bella iniziativa promossa e realizzata dalla Cattedrale stessa, vera e propria istituzione, in collaborazione con la sede francese dell’Università del Kent, adesso una parte del patrimonio librario di inestimabile valore è stato inserito all’interno di un nuovo archivio digitale, con l’utilizzo del software DocExplore.
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L’assortimento all’interno dell’archivio è notevole, e si potranno trovare tanto atti vergati dal re di Francia, quanto il diario del viaggiatore del XVII secolo John Bargrave. Al momento, i manoscritti digitali non sono disponibili online, ma Cressida Williams, archivista della Cattedrale, ipotizza che in futuro potrà essere possibile consultare le opere in Rete. Per ora, ci si dovrà accontentare di una esposizione, il 13 e 14 settembre prossimi, presso gli Archivi della Cattedrale.
Non sembrano esserci molti dubbi, dunque, sul fatto che la digitalizzazione sarà nei prossimi una via risolutiva per un accesso più ampio, rapido, distribuito, a numerosissimi documenti storici fragili e segnati dal tempo (quando non da una conservazione non ottimale, o dalle vicissitudini dello scorrere del tempo).
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