Ed eccomi qui, a un mese dalla laurea a ricordare tutti i momenti, la felicità, la gioia, l’emozione che sono fiorite dentro di me e che non riesco ancora a descrivere.
Sono stata fortunata, ho iniziato questo fantastico percorso ad ottobre 2011, pasticciona come sempre ho sbagliato indirizzo del primo giorno di lezioni, mi sono ritrovata nella sede opposta. In ritardo, piena d’ansia e con il fiatone riesco a raggiungere l’aula giusta. Geografia culturale. BENE. Ma lì nell’aula C, ho incontrato subito le persone che hanno reso unici i miei anni universitari, accalcati appena fuori dall’aula i ritardatari cronici hanno iniziato a chiacchierare, a conoscersi e a quel punto le danze del destino si sono aperte. Esami, lezioni, appunti, feste, aperitivi, difficoltà, litigi hanno creato dei rapporti che ricorderò tutta la vita.
Il 6 ottobre alle 10, insieme alle Gnafe, ho avuto la discussione dell’elaborato finale (la solita drogata di cucina ha esposto un riassunto sulla sua tesi: LA TV IN PENTOLA, analisi semiotica della comunicazione in cucina, da Julia Child a Benedetta Parodi), dopo un cambio di scarpe, a seguire pranzo con famiglia e amici.
La settimana seguente è stata delirante, tra l’organizzazione della proclamazione, dell’apertivo, della festa e la ricerca disperata su cosa indossare. Riuscendo a fare tutto nei tempi, con trucco, parrucco e unghie fatte, lunedì 13 alle 17 arrivo in Azzo Gardino per l’incoronazione.
La cerimonia si conclude in un ora di discorso della tutor universitaria, con l’assegnazione dei voti ad ogni singolo studente e le tanto attese parole CON I POTERI A ME CONFERITI VI DICHIARO DOTTORI E DOTTORESSE IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE. Sotto un diluvio di pioggia e lacrime riesco a ricongiungermi con i miei, a infilarmi la coroncina e stappare qualche bottiglia.
Tra ringraziamenti e saluti arrivano le foto appese ai muri, i cori e un cartellone bellissimo dei miei cari. Non contenti mi hanno comprato grembuile, cappello e mattarello da cuoca per prepararmi ad un quiz: ad ogni risposta sbagliata un boccone di cibo da me odiato. SIMPATICI! Dopo la mini festa in centro, mi hanno fatto fare una caccia al tesoro per i regali, tutti stupendi in stile Pandora. Si va a letto felici in attesa della festa di venerdì.
Sono riusciti tutti a rendere questo giorno speciale, a regalarmi emozioni uniche e io ringrazio tutti per gli sforzi, le energie e l’amore impiegato a darmi tanta gioia.