Sto ripulendo il bancone dai rimasugli di carta lasciati dal Tarlo Parlante (non potete capire che testa riesce a fare un Tarlo Parlante quando elogia i libri di carta. Quando poi li mastica e pretende pure di elogiarli a bocca piena, non vi dico l’effetto che fa), quando entra al bar una mia vecchia conoscenza. Davide Chiara.
Ora, io e Davide ci conosciamo da qualche anno. E lo leggo dal suo primo romanzo, rigorosamente cartaceo. Quest’estate è uscito il suo secondo romanzo, con Amazon. Tu.
Tu esiste esclusivamente in formato ebook, per una precisa scelta dell’autore. Nell’assurda convinzione di spiegare al Tarlo che anche il formato telematico ha i suoi vantaggi (non ultimo quello di preservare i libri dalle sue ganasce fameliche), stappo l’ultima bottiglia di Laphroaig e mi faccio raccontare l’esperienza di una pubblicazione con Amazon:
D: Questo pubblicato con Amazon non è il tuo primo romanzo. Hai esordito con Boopen Led. Ci vuoi parlare dell’esperienza precedente?
Un esordio che mi ha sicuramente soddisfatto, sia in termini di vendite sia di critica, ma niente più che un esordio. Io sono principalmente sceneggiatore e conoscevo poco il mondo dell’editoria, quindi mi sono buttato alla ricerca di una nuova intrigante esperienza. Quella di Boopen Led mi è sembrata un’offerta interessante e l’ho accettata. Ma ho presto scoperto problemi distributivi non indifferenti e totale mancanza di un ufficio stampa professionale, una realtà più diffusa di quanto si pensi nella piccola e media editoria. Insomma, il romanzo ha venduto perché è piaciuto e la gente ne parlava, ma i limiti erano evidenti. Un esordio che ricordo con piacere, quindi, ma se si vuol crescere bisogna andare oltre.
D: – Cosa ti ha spinto a cercare un altro editore?
Ero già sicuro di cambiare prima ancora di scrivere il secondo romanzo. La cosa che più mi stava a cuore, era bypassare il problema distributivo. A distanza di due anni continuo ancora a ricevere segnalazioni di lettori sparsi in tutta Italia che cercano il mio romanzo “Se solo mia madre sapesse” ma probabilmente non riusciranno mai a metterci le mani sopra. E questo non è bello per nessuno. Come dicevo, so che è una realtà per molte case editrici, ma credo che adesso ci siano i mezzi per trovare una soluzione, una valida alternativa. L’ebook è una di queste. Volevo avere la certezza che chiunque avesse il desiderio di leggere questa mia nuova storia, “TU”, in qualsiasi parte del mondo si trovasse poteva farlo grazie a un semplice click.
D: – So che prima di decidere per Amazon avevi inviato il romanzo a editori tradizionali. Quali sono stati i riscontri?
Ho avuto diverse proposte, ma niente che mi stimolasse abbastanza. Nell’ultimo periodo ero in trattative quasi definitive con una casa editrice di media grandezza, che mi assicurava delle percentuali competitive e una distribuzione più che dignitosa, ma ho visto venir meno il valore che volevo dare al romanzo. Io credo che la figura dell’editor sia indispensabile oggi giorno, un valore aggiunto che può davvero dare a uno scrittore ottimi suggerimenti per rendere migliore un prodotto; ma troppo spesso si ha la sensazione che alcuni editor più che fare il meglio per il libro desiderino trasformarlo nella storia che avrebbero voluto scrivere loro. A quel punto tocca fare una scelta, io ho fatto la mia, giusta o sbagliata che sia.
D: – Cosa ti ha spinto alla decisione ultima di pubblicare con Amazon?
Ogni dubbio mi è stato tolto un giorno quando, sul treno, c’erano cinque persone che leggevano nel mio scompartimento. Quattro lo facevano da supporto digitale e una soltanto da cartaceo.
D: – Ci puoi spiegare nel dettaglio come funziona Amazon? Quali sono i pregi e difetti che hai riscontrato fino a questo punto?
Pregi tutti: percentuali, distribuzione, visibilità, efficienza, qualità. L’unico difetto (che in America hanno però superato da anni) è la diffidenza che si ha nei confronti dell’ebook e nel comprare qualcosa con carta di credito. Figuriamoci se Amazon non è sicuro al 100%, forse più che Ebay o il sito delle Poste. La verità è che siamo pigri, e le novità ci spiazzano. Il tempo che passiamo a dire “non riesco a farlo” sarebbe sufficiente a “farlo”!
Ah no, un altro difetto c’è. Ma è una cosa di Amazon.it, non di Amazon.com, e cioè l’impossibilità di regalare un ebook a qualcun altro. Per qualche strano motivo che mi sfugge, noi italiani pensiamo che così preserviamo il diritto d’autore, e quindi Amazon.it ha disabilitato questa funzione.
D: – Ti stai muovendo per promuoverlo anche fuori dalla cerchia delle tue amicizie? Come sta andando? (può essere una risposta a lungo termine)
Ovviamente bisogna muoversi di continuo e fuori dalle proprie amicizie. Gli amici ti vogliono bene ma paradossalmente sono gli ultimi che comprano, e poi uno scrittore che si rispetti non lo fa per compiacersi con gli amici o con la propria famiglia, scrive per arrivare a tutti ed esprimere se stesso a chi non lo conosce. Ecco perché la comunicazione è fondamentale. Se pensi di mettere un romanzo su Amazon e poi sederti ad aspettare, allora puoi anche evitarti il disturbo. Bisogna promuovere in radio, nelle testate giornalistiche, e anche via facebook, google e internet in generale. Ci sono forme di pubblicità più o meno virale che non conoscevo, ma sono strabilianti.
D: – Com’è stata la reazione davanti a una pubblicazione esclusivamente telematica? Hai avuto rimostranze da parte degli amici affezionati al cartaceo? Minacce di ritorsioni? lamentele?
Non è stato facile, ma era prevedibile. Tutti subito a chiedermi quando sarebbe uscita la versione cartacea, perché amano il libro, l’odore della carta etc… Ma non appena hanno provato l’esperienza dell’ebook si sono ricreduti. Che poi questa non è mica una guerra al cartaceo, anzi, però io credo che non bisogna mai limitarsi. La letteratura era già letteratura prima ancora dell’invenzione della stampa, no? E continuerà a esserlo anche dopo che la carta sarà finita, se mai accadrà. Basta pensare al vinile o alla pellicola. La musica esiste ancora, così come esiste anche il cinema. Non vedo perché proprio la letteratura dovrebbe morire.
D: – Tecnicamente come funziona, la pubblicazione con Amazon?
Pubblicare con Amazon e facile quanto comprare su Amazon, solo che essendo una tua creazione è giusto avere ogni accorgimento affinché si immetta sul mercato un prodotto perfetto e competitivo. Io, essendo editor di professione, ho avuto la fortuna di metter su una squadra di colleghi accreditati che mi ha aiutato a migliorare il romanzo fino a renderlo completo in termini di qualità formale e contenutistica, correzione di bozze, etc… Fatto ciò, Amazon mette a disposizione la possibilità di trasformare il proprio file da word in ebook, ma il risultato non sempre è ideale e compatibile con tutti i supporti, quindi ho contattato una società negli stati uniti che si occupa di questo servizio e con 50 $ hanno fatto tutto loro. A quel punto, ho creato una copertina realizzata da un fotografo e da un grafico professionista, dopodiché ho dato via al progetto “TU”. Basta creare un account Amazon e settare tutte le opzioni: diritti d’autore, prezzo, percentuali, offerte. Amazon ha creato un’alternativa internazionale al codice ISBN che ha lo stesso valore, codice ASIN, che ti rilascia in automatico valendoti subito per il copywright. Poi ti tocca aspettare un paio di giorni durante i quali controllano che ogni cosa sia in regola, e alla fine il tuo libro è pronto per essere scaricato e letto in tutto il mondo.
Alla fine del racconto di Davide, il Tarlo sembra interessato al suo libro. Vede il mio kindle, acceso proprio sulla pagina di copertina di Tu, appoggiato sul bancone, e prima che possa fermarlo ha già spalancato la sua boccaccia per addentarlo.
I denti del Tarlo che sbattono contro la superficie del kindle hanno uno strano suono. Ho come la sensazione che questa sia la sua ultima esperienza come divoratore di ebook!
(e ne sono felice. Non ci tengo a dare i miei libri in pasto al tarlo, io…)