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Nuove generazioni: siamo in buone mani?

Creato il 10 marzo 2011 da Miosako

parlando di cronaca­­
Non è un mistero che negli ultimi anni i ragazzi cambiano velocemente di generazione in generazione. Ma questo continuo e veloce cambiamento che tocca tutti noi, è davvero positivo?
Usando un leggero sarcasmo, che probabilmente i ragazzi che andiamo a descrivere non capirebbero, si potrebbe sintetizzare così il ragazzo moderno:
Il così definito da molti (delle vecchie generazioni) “bimbominchia”, che è già intrinsecamente odioso a causa delle sue caratteristiche innate, è reso ancora più odioso dalla sua ignoranza ed inutilità. Passa gran parte del suo tempo a tirarsela, a sparare cavolate a raffica per vantarsi, a inventarsi “incontri” con donne bellissime, ad ammazzarsi di “seghe” con maratone di film porno o a espellere cavolate mielose via chat. Si comporta da tipica e fastidiosissima palla al piede e cerca sempre di dimostrare la propria superiorità nei confronti degli altri. Si potrebbero insomma definire tutti, malati da complessi di inferiorità, volenterosi di omologarsi alla società per non essere “presi in giro” o “additati” come diversi. Questo potrebbe sembrare una tesi infantile, ma che purtroppo non è altro che la verità, che siamo costretti a “subire” tutti i giorni. Se poi, vogliamo approfondire l’aspetto di come “espellono cavolate mielose via chat” ci accorgiamo che non parlano nessuna lingua all’umanità nota come tale, ma che se avessero tutti la webcam, comunicherebbero a gesti. Insomma l’aspetto meno umano e più animale prende il soppravento, ritornando ai tempi in cui l’istinto primitivo ti avrebbe salvato la vita. Potremmo poi anche analizzare i loro “idoli” che sono ben lontani da quegli esempi che una società civile dovrebbe dare, anzi, sono l’assoluto contrario. Insomma, se anche i pensionati cercano di adattarsi a questi tempi, i ragazzi non sono da meno, con l’inconveniente però che i ragazzi “maturano” così, mentre “fortunatamente” i pensionati hanno già vissuto una vita normale.



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