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Nuove pratiche di lettura: il Social Reading

Creato il 27 giugno 2012 da Scrid

Dopo aver tanto approfondito tematiche riguardanti le nuove forme di scrittura e i generi letterari nati sotto l’influenza delle nuove tecnologie, passiamo per una volta dall’altra parte della barricata, dalla parte dei lettori, per capire come sta cambiando l’approccio alla lettura con il diffondersi dei dispositivi digitali.

Ad affiancarci nel salto è Annalisa Guerisoli, che nella sua tesi di laurea (nonché imperdibile guida) “Epub3 e le altre futuribili forme dell’ebook”, ha dedicato ampio spazio all’analisi dei possibili scenari che si prospettano per il pubblico dei lettori in un futuro, poi non così lontano.

Poche esperienze sono personali e solitarie come quelle della lettura sia di un libro cartaceo che di quello digitale, entrambi i formati potranno essere sempre letti o studiati nel nostro più isolato angolo di casa ma grazie a Internet e ai nuovi dispositivi si potrà vivere un ambiente tra lettori con le nostre stesse passioni o interessi ricreando i circoli e i festival letterari.

Questi nuovi spazi di condivisione nascono in parallelo alla diffusione degli ebook e dei book reader sotto il nome di social reading, dall’inglese lettura sociale, dei veri e propri social network (il più famoso è sicuramente Anobii seguito da Booklines) dedicati al mondo della lettura.

Il significato della parola libro è quindi superato da un significato più ricco in cui l’esperienza di lettura è accompagnata dalla possibilità di condividere in tempo reale l’esperienza stessa, diventando da attività individuale a attività collettiva.

Nuove pratiche di lettura: il Social Reading Oggi i social reading entrano dentro il dispositivo per integrarsi con l’ebook che stiamo leggendo, stiamo parlando di piattaforme dove, oltre alla recensione, possiamo condividere le nostre sottolineature, dove poter discutere su singoli passi di un libro come se fossimo ad un circolo di lettura utilizzando lo stesso strumento che usiamo per leggere… il nostro e-reader.

L’evoluzione di questi dispositivi arricchiranno la nostra esperienza di lettura in una sorta di “lettura aumentata”, pensiamo anche ai meccanismi di geo e cronoreferenziazione narrativa grazie ai quali potremo segnalare di essere nel posto dove il libro è ambientato oppure ancora uno studente potrà chiedere aiuto se ha difficoltà a comprendere un testo di filosofia o semplicemente grazie a un tasto potremo avere più informazioni sull’autore o sulla sua biografia e con un click acquistare degli altri ebook!

Questi strumenti dovranno necessariamente essere presi in considerazione dai soggetti coinvolti nel mondo editoriale come autori, case editrici e librai.

Gli autori e gli editori potranno utilizzare queste funzioni come un metaforico cordone ombelicale con i lettori, da cui prendere preziosi consigli e per uno studio del loro comportamento. Il motore dell’economia è sempre stato il passaparola e ora più che mai questo potrebbe essere d’aiuto alle case editoriali.

Amazon è stato il primo ad utilizzare con successo questa funzione sul kindle grazie al quale i lettori si possano collegare al sito per recensire il libro acquistato in precedenza o per acquistare degli altri ebook.

Le librerie, già martoriate dalla presenza delle piattaforme di vendita on line, dovranno rinnovarsi con un nuovo spirito d’iniziativa imprenditoriale per imparare a vendere in un mercato che va al di là dei confini comunali [..]

L’innovazione delle librerie dovrà passare anche in rete, obbligatoria la presenza sul web con il duo blog/social network per coinvolgere anche lettori delle propria città e per ricreare luoghi di aggregazione, creando appuntamenti di confronto e di incontro, ritrovando il vero spirito del libraio… quello del consigliere in stile web 2.0


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