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Nuove regolamentazioni Invalidità e L. 104/92

Da Carlas73

Circa un paio di anni fa sono cambiate le regole e le procedure per fare richiesta di Invalidità e per la L. 104/92: noi ci siamo capitati in mezzo sia per l’uno che per l’altro. Abbiamo ricevuto una lettera dell’INPS che ci convocava alla sede principale, non esattamente a ridosso della scadenza: inizialmente ci siamo chiesti se si trattasse dei famosi controlli per i “falsi invalidi”, ed in effetti durante la visita a parte raccogliere la documentazione sanitaria presentata, per la prima volta hanno chiesto al nano di mostrare la sua cicatrice. Dopo aver chiesto se si trattasse della visita di rinnovo o di una visita di controllo o che, le dottoresse quasi non sapevano cosa risponderci, ma alla fine ci è arrivata a casa la lettera di rinnovo dell’invalidità.
Per la L. 104/92, invece, è andata peggio: non ci è arrivata alcuna comunicazione per la visita di rinnovo, alla scadenza perciò non avevamo ancora fatto richiesta di rinnovo e ci siamo dovuti affrettare a seguire la nuova procedura senza sapere come.
Approfondiamo, quindi, la nuova procedura: innanzitutto bisogna farsi fare un certificato medico su supporto elettronico che il medico stesso deve inviare elettronicamente all’INPS. Già così le cose si complicano: non necessariamente i pediatri hanno la possibilità di fare certificati elettronici, generalmente si tratta dei medici degli adulti che lo devono fare per le certificazioni di malattia per il lavoro. Inoltre, almeno nel nostro caso, il medico curante nel 2010 ha chiesto 60€ per questo certificato, quando in realtà per il rinnovo non si dovrebbero più presentare i certificati dei medici curanti, ma solo la certificazione della permanenza dei requisiti di invalidità, prodotta da strutture pubbliche, quindi gratuitamente.
Successivamente, si dovrà fare la richiesta di invalidità e/o di L. 104/92: gli adulti la possono fare autonomamente se in possesso del PIN online dell’INPS, ovviamente nel caso di minori l’INPS non consente di creare un PIN dal sito, né consente di presentare la domanda da parte di uno dei due genitori in possesso di questa autenticazione sul portale. Perciò, bisogna rivolgersi ad un patronato o CAAF. A riguardo, visto che siamo prossimi ad una delle due date di scadenza, cercherò di informarmi se in una sede INPS territoriale si possa fare richiesta del PIN per un minore, poiché tramite il sito si può seguire la pratica e verificare il suo avanzamento.

Ormai, questa nuova procedura dovrebbe essere rodata e perciò nel caso di verbali in scadenza, il singolo non dovrebbe intervenire per fare una richiesta ex novo, ma dovrebbe aspettare la convocazione a visita di rinnovo da parte dell’INPS e/o ASL: certo, la prudenza non è mai troppa e quindi conviene sempre informarsi per tempo se effettivamente questa calendarizzazione sia stata programmata.

Contemporaneamente, si sta realizzando una mezza rivoluzione anche nell’ambito delle domande da presentare all’INPS per congedi straordinari, permessi giornalieri per assistere ai disabili e quant’altro: anche in questo caso mi sono trovata invischiata e più di una volta ho fatto delle “passeggiate” alla sede INPS perché nonostante la finalità dovrebbe essere quella di semplificare il tutto, a volte lo si complica. L’informatizzazione consente di presentare gran parte di queste domande, come anche quella di maternità ed altre, online, anche se non sempre sono previsti tutti i casi: per esempio, la possibilità di ottenere la maternità obbligatoria fin dalla partenza per il paese straniero nel caso di adozione internazionale è subordinata al passaggio da un funzionario INPS, la domanda di congedo straordinario (almeno quando l’ho richiesto io l’ultima volta) non consente di allegare il certificato del verbale della L. 104/92 durante la procedura online e bisogna presentarlo alla sede INPS, etc.

Colgo l’occasione di questo post per informare gli interessati dell’esistenza di un Decreto Ministeriale che stabilisce tutte le patologie per le quali è escluso l’accertamento della permanenza della minorazione civile o dell’handicap. Così come esiste un Decreto Ministeriale che stabilisce che il Megacolon, così come la presenza di una colostomia, sono cause di attribuzione dell’invalidità, in differenti percentuali in base alla gravità del caso ed a quanto influisce tale patologia sulla capacità lavorativa del soggetto. Da quel che ho capito, tale dichiarazione avviene dopo i 18 anni del soggetto: quindi, per tutte quelle persone che temono che la dichiarazione di invalidità del figlio/a influisca sulle possibilità future di svolgere lavori, si può trovare il modo per non farla rinnovare.
Solo recentemente, ho scoperto l’esistenza degli “sportelli malattie rare”, istituiti a partire da Centro Nazionale Malattie Rare: sono regionali e dovrebbero facilitare l’ottenimento di sostegno sanitario e psicologico per affrontare le patologie identificate come malattie rare dal D.M. 279/2001, dove si può trovare che la malattia di Hirschsprung è esente da ticket con codice RN0200. Se deciderò di avviare anche questo ulteriore filone e capirò meglio di cosa si tratta, potrete leggerne qualche approfondimento qui sopra. Chiunque ne abbia già sperimentato l’utilità e la validità, o meno, è invitato a raccontarne nei commenti a questo post.


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