Nuovi anni di piombo incipienti

Sembra che ci siamo. L’episodio della gambizzazione di Adinolfi, l’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, è grave di per sé ed è ancor più grave se letto all’interno del contesto attuale italiano. In situazioni estreme è sempre piuttosto facile trovare un matto con la pistola. In situazioni esasperate come quella che stiamo vivendo, di matti se ne possono trovare parecchi. E credo che questo possa portare ad una nuova stagione grigia, ad un nuovo periodo di piombo.

Le difficoltà economiche, la mancanza di una prospettiva, l’antipolitica montante e montata, in qualche caso, a dovere, la manifesta cecità e inadeguatezza di chi governa e amministra, producono una miscela esplosiva ed è difficile non farla deflagrare: di scintille in giro ce ne sono molte e, se non bastasse, se ne possono creare ad uopo. Non dimentichiamoci che, in fatto di servizi segreti più o meno deviati, la storia ha dimostrato che i nostri sono abilissimi a deviare.

Allora mettiamo insieme i matti con la pistola e i servizi che, di solito, non perdono tempo a organizzare le loro trame in periodi caotici come questo ed ecco che ci sono motivi di preoccupazione a pacchi.  Solo che il paragone con gli anni ’70 non regge. Allora c’era una classe dirigente in grado di portare il Paese fuori dalla crisi. Oggi non esiste proprio, la classe dirigente.

Luca Craia