“Sono trascorsi 14 mesi da quando abbiamo depositato il Dossier di Prezzo & Rimborsabilità del nostro farmaco boceprevir presso l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) – dichiara Pierluigi Antonelli, Presidente e Amministratore Delegato di MSD Italia – non sappiamo ancora, però, quando i pazienti avranno veramente accesso a questo farmaco innovativo”.
Lo scorso 3 agosto l’AIFA ha emesso un comunicato nel quale si legge che il Comitato Prezzi e Rimborsi (CPR) ha ammesso alla rimborsabilità due nuovi farmaci per la cura dell’Epatite C, il boceprevir e il telaprevir. Tuttavia, la decisione del CPR prevede che l’utilizzo di questi farmaci debba essere monitorato tramite Registri AIFA, che non sono stati ancora attivati: questa incongruenza rende di fatto i farmaci non disponibili per i pazienti.
“Diamo atto all’AIFA – prosegue Antonelli – di aver deliberato positivamente e in tempi rapidi dopo la ripresa dei lavori seguita alle nomine dei nuovi componenti. Decisione, peraltro, ratificata anche dal Consiglio di Amministrazione dell’AIFA. Tuttavia, ad oggi, non abbiamo alcuna informazione se i Registri AIFA siano pronti o meno, condizione essenziale per rendere questi farmaci innovativi realmente fruibili da parte dei pazienti con Epatite C”.
Boceprevir è un farmaco innovativo in grado di assicurare un incremento importante delle percentuali di Risposta Virologica Sostenuta (SVR) in tutte le diverse tipologie di pazienti affetti da Epatite cronica C con genotipo 1, impedendo il progressivo avanzamento della patologia.
L’introduzione tempestiva di un nuovo protocollo di trattamento in grado di portare all’eradicazione dell’infezione cronica nel paziente con Epatite C e ridurre di conseguenza l’incidenza delle sequele correlate ai suoi stadi più avanzati, rappresenta un’opportunità per il Servizio Sanitario Nazionale di abbattere gli ingenti costi di gestione generati non solo in caso di trapianto di fegato o insorgenza di carcinoma, ma anche dalla popolazione di pazienti con infezione cronicizzata di medio-lungo periodo.
“Ricordo che – conclude Antonelli – nel rispondere ad un’interrogazione parlamentare presentata, tra gli altri, dai Senatori Marino e Tomassini, il Sottosegretario alla Salute Cardinale aveva ‘condiviso l’importanza e l’urgenza di rendere disponibili al più presto sul mercato italiano detti farmaci antivirali’. Quando saranno veramente disponibili i nuovi farmaci per l’Epatite C per i pazienti italiani?”.
Boceprevir è già oggi disponibile in 16 Paesi europei (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Norvegia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e UK), in metà dei quali è addirittura commercializzato sin dall’Agosto 2011