A partire dal mese di settembre 2014 le immagini della NavCam di Rosetta hanno iniziato a mostrare timidamente deboli getti provenienti dal nucleo della cometa 67P. Nonostante l'attività cometaria sia in aumento man mano che la cometa viaggia verso il Sole, queste caratteristiche sono ancora troppo deboli per essere percepite dalla fotocamera. OSIRIS, invece, è riuscita a documentare l'evoluzione della chioma e dei getti fin dalle prime fasi della missione, quando la sonda si trovava ancora a 3.000 chilometri di distanza dal suo target.
Anche se, ovviamente, il punto di vista e l'illuminazione giocano un ruolo fondamentale in queste riprese, per comprendere meglio la resa delle due fotocamere, ho affiancato un paio di scatti di OSIRIS ai mosaici della NavCam ripresi quasi contemporaneamente. In entrambe i casi, le immagini sono state processate per migliorare la vista dei dettagli più deboli.

A destra NavCam (Credit: ESA/Rosetta/NAVCAM, CC BY-SA IGO 3.0 - 10 settembre 2014
A sinistra OSIRIS (Credit: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/ INTA/UPM/DASP/IDA)
Processing: 2di7 & titanio44, CC BY-SA IGO 3.0)

A sinistra OSIRIS A destra NavCam 22 novembre 2014 (Credit: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/ INTA/UPM/DASP/IDA)
20 novembre 2014 (Credit: ESA/Rosetta/NAVCAM, CC BY-SA IGO 3.0 - Processing: 2di7 & titanio44, CC BY-SA IGO 3.0)
Ora, però la situazione sta cambiando rapidamente e diventerà sempre più movimentata man mano che 67P si avvicinerà al perielio del 13 agosto 2015. Ed ecco che nell'ultimo mosaico della NavCam del 21 gennaio (immagine in apertura), si inizia a vedere distintamente un getto provenire da una zona del grande lobo, su cui sta battendo il Sole.
I quattro frame sono stati ripresi da una distanza di 27,9 chilometri dal centro del nucleo ed hanno una risoluzione di 2,4 metri per pixel.

Qui a fianco una mappa delle 19 regioni identificate dagli scienziati, raggruppate in base al tipo di terreno dominante (ne avevo parlato qui).
Proprio tra Babi e Ash questa volta anche la NavCam è riuscita a catturare un getto in modo analogo a quanto era riuscito a fare OSIRIS ben cinque mesi fa, in un'immagine ripresa il 28 agosto 2014 e rilasciata il 22 gennaio di quest'anno.
Qui sotto un dettaglio ulteriormente schiarito del mosaico della NavCam.

Credit: ESA/Rosetta/NAVCAM, CC BY-SA IGO 3.0 - Processing: 2di7 & titanio44, CC BY-SA IGO 3.0