Ha sollevato un polverone mediatico la notizia che la
Richemont, multinazionale del lusso, avrebbe distribuito al proprio personale un
codice di comportamento, nel quale si fa espresso divieto di intrattenere relazioni sentimentali tra dipendenti i quali, laddove non ne mettessero a conoscenza l'azienda, correrebbero il rischio di essere licenziati. E' discutibile la correttezza di un
codice di comportamento di tale natura, se corrispondesse alle notizie date dalla stampa, sia in termini di violazione della privacy e di norme di Diritto del lavoro. Ritengo estremamente difficile che la Richemont riuscirà a licenziare dei dipendenti solamente per il fatto che intrattengono una relazione sentimentale tra di loro ma, come fa intravedere il
Giornale, le sanzioni disciplinari ed il licenziamento potrebbero essere invocate sulla scorta delle deviazioni provocate da tali relazioni.
Esistono, sulla scorta di esperienze fatte alla direzione del Personale, comportamenti conseguenti a relazioni sentimentali tra dipendenti, ed in particolare nei rapporti Capo-Dipendente, che possono essere sanzionati, senza ricorrere ad un particolare
codice di comportamento, poiché presuppongono la messa in atto di azioni illecite se non addiritura fraudolente. Mi riferisco in particolare a:
- Autorizzazione di spese non giustificate dal ruolo e dall'attività dell'interessato.
- Richiesta di partecipazione a corsi di addestramento, riunioni, seminari non attinenti al piano di sviluppo del dipendente.
- Interventi retributivi non giustificati dall'effettivo merito dell'interessato.
- Concessione di permessi, ferie in periodi non previsti dall'azienda.
L'elenco potrebbe essere più lungo, ma preferisco porre all'attenzione dei lettori un ultimo punto che é di significativa importanza, relativamente alla sicurezza aziendale; pensate alla notevole pressione psicologica che un/una dipendente può esercitare sul proprio partner, nel caso quest'ultimo fosse sposato e volesse troncare la relazione temporanea. Essere ricattabile mette tanto più a rischio alcuni aspetti di sicurezza aziendale quanto più alte é la posizione del soggetto sotto ricatto.
La
Richemont, dunque, potrebbe non avere tutti i torti nell'aver emesso quel nuovo
codice di comportamento.
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