Il National Research Council (NRC) del Canada ha inaugurato il DVA-1 Primary Dish, il prototipo dell’antenna che verrà utilizzato anche per lo Square Kilometre Array (SKA).
Grandi passi avanti per lo Square Kilometre Array (SKA), il più ambizioso progetto radioastronomico attualmente in fase di studio a cui partecipa attivamente anche l’INAF. Di recente il National Research Council (NRC) del Canada ha inaugurato il DVA-1 Primary Dish, il prototipo di una delle antenne che farà parte dell’array del progetto SKA.
Il gigantesco disco (chiamato in gergo anche riflettore) è stato installato a pochi chilometri da Penticton, ha un diametro di 15 metri e pesa 8,7 tonnellate. Si tratta di un disco unico nel suo genere perché è stato costruito con un singolo pezzo di fibra di carbonio. Il disco è estremamente solido, anche se ha subito una battuta d’arresto lo scorso ottobre, quando un’improvvisa folata di vento durante il trasporto in elicottero lo ha fatto traballare in maniera preoccupante deformandolo. In soli tre giorni, però, gli ingegneri sono riusciti a ripristinare il piatto alla sua forma originale e le sue originali caratteristiche di riflessione.
Il Dish Consortium ha già installato tre prototipi di antenna in giro per il mondo: il DVA-1 in Canada, il DVA-C in Cina e il MeerKAT-1 in South Africa. Il gruppo di lavoro che si occupa dei dischi è già fortemente attivo, si occupa del design e della realizzazione dei riflettori delle antenne, e vi partecipa anche l’Istituto Nazionale di Astrofisica. A capo del team italiano c’è Corrado Trigilio, dell’Osservatorio Astronomico di Catania, e sono coinvolti anche l’IRA di Noto e gli Osservatori di Trieste, Roma e Teramo.
Il disco mentre viene posizionato sul suo piedistallo.
Lo scorso marzo è stata inaugurata la prima delle 64 antenne che andranno complessivamente a comporre MeerKAT, il nuovo radiotelescopio del Sudafrica, pesante 42 tonnellate con i suoi quasi 20 metri di altezza. Nel corso dei prossimi due anni i tre diversi prototipi saranno utilizzati per testare le varie sottocomponenti dei piatti. Questi test saranno inseriti nel design del prototipo finale SKA noto come SKA – P , per essere pronti per la fine del 2016.
Nella sua prima fase di costruzione, SKA conterà ben 190 antenne nella regione africana semi-desertica del Karoo assieme alle 64 antenne MeerKAT e 60 antenne integrate in Australia, in aggiunta alle 36 antenne ASKAP. Quando il progetto SKA sarà completato circa 2000 piatti saranno stati installati in tutta l’Africa .
Fonte: Media INAF | Scritto da Eleonora Ferroni