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Nuovo look per Halaveli.

Creato il 11 settembre 2013 da Lilianaadamo

di Liliana Adamo

L’atollo maldiviano di Halaveli fu il primo a ospitare una struttura a vocazione turistica, ma un resort tutto nuovo ha rimpiazzato i vecchi bungalow.

Nuovo look per Halaveli.

 

Arcipelago di Ari Nord: bastano dieci minuti per girarla a piedi, Halaveli, dieci minuti per un frammento di paradiso a forma di mezzaluna, proteso per due parti in lembi di sabbia candida, intercalati da palme di cocco, ibiscus giganteschi e mangrovie.

Il punto forte dell’isola era nell’atmosfera magica del suo vecchio resort con gestori e staff, gli stessi da sempre. Halaveli, tramonti di fuoco e mare trasparente, rappresentava l’essenza della vera vita maldiviana, ricca di momenti aggregativi, d’immersioni ed escursioni in dhoni per visitare gli atolli vicini o in barca per la pesca a bolentino. Una vita per lupi di mare e non poteva essere altrimenti, giacché l’isola si trova al centro di tre Aree Marine Protette.
Nuovo look per Halaveli.
Nuovo look per Halaveli.
Nuovo look per Halaveli.
Nuovo look per Halaveli.
Nuovo look per Halaveli.
Nuovo look per Halaveli.
Nuovo look per Halaveli.

Questa è una zona impareggiabile per coralli e piccoli pesci che popolano la barriera corallina, ma soprattutto è luogo eletto per lo squalo pinna bianca (due esemplari sostano in prossimità della riva, assolutamente inoffensivi) e dello squalo grigio del reef (che appariva, di tanto in tanto, facendosi largo tra gigantesche mante e, con le dovute cautele, era solito essere “imboccato” dallo staff maldiviano del resort).

Secondo Adrian Neville, storico delle Maldive (che continua a mantenere segreta la meta preferita fra tutti i villaggi turistici dell’arcipelago), unica pecca del resort era rappresentata da una reception dall’aria un po’ troppo “provvisoria”; insieme agli edifici comuni, non molto stabili e neanche belli. Ma il particolare era presto dimenticato, perché gli ospiti si lasciavano incantare dall’ambiente e dall’atmosfera, piacevolissimi.

I cinquantasei “vecchi” bungalow (quarantotto dei quali riservati a “I Grandi Viaggi”), erano costruiti in uno stile sobrio, se non proprio spartano, con tetti in paglia e muratura in pietra corallina, disposti quasi tutti sul retro della spiaggia, ombreggiati dalle palme ad alto fusto. Gli interni, caratterizzati da un singolare stile europeo fine ottocento, abbinavano legno scuro decorato a intarsio da artigiani locali con tappezzeria, cornici e tessuti in fantasie floreali. I servizi erano essenziali, frigobar, telefono, acqua calda e fredda; niente televisione, né tanto meno internet. Salutavi Halaveli e in valigia c’era già il depliant del nuovo, luccicante resort che avrebbe, a breve, soppiantato i vecchi bungalow in quell’atmosfera precaria e demodé, ma assolutamente affascinante.

Il Constance Halaveli Resort è stato inaugurato nel mese di giugno dello scorso anno e brilla di ben cinque stelle; ottantasei ville rivolte verso la laguna turchese, tre ristoranti e una Spa superlativa (vero fiore all’occhiello). Non si usa più la vecchia carena che partiva in sordina da Malè, ma un moderno idrovolante che raggiunge l’isola in venti minuti.

Le sistemazioni sono ben diverse rispetto al passato: villa sull’acqua con piscina privata e terrazza (100 metri quadrati), villa sulla spiaggia con piscina privata e giardino (350 m), villa sulla spiaggia a due piani con piscina privata e giardino (410 m), villa presidenziale sulla spiaggia con piscina privata (700 m).

La vera attrazione del nuovo resort, risiede nella Spa de Constance, nella naturale predisposizione della sua manager, Rebecca Hayes e, infine, nell’abilità dei terapisti. Qui nulla è lasciato al caso: si segue il concetto del benessere olistico, della completa armonia tra persona e natura, interno ed esterno, tra corpo e mente.

Skin to Within, tra i profumi di palissandro, cedro, petitgrain e rosa, ristabilisce gli equilibri interiori, grazie all’antica sapienza orientale del Soul Soothe Body Massage, ovvero l’unione del respiro dell’anima e l’Erthjoy Body Massage, l’energia della terra. L’uso di tecniche balinesi, insieme agli oli di vetiver, ylang ylang e limone, risvegliano i sensi e riattivano il corpo. L’intera gamma dei prodotti sono naturali e realizzati con una formulazione esclusiva per la Spa de Constance. Il tutto avviene in un’atmosfera onirica, comodamente sdraiati all’interno di una suite collocata sull’oceano, con pesci multicolori che nuotano tranquilli attraverso un oblò creato nel pavimento.

Resta intatta la bellezza naturale dell’isola a forma di mezzaluna, anche se l’adeguatezza al presente ha il suo prezzo e non solo in termini monetari.



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