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Nuovo Ordine Mondiale: è italiano il prototipo di moneta unica

Creato il 23 settembre 2011 da Elvio Ciccardini @articolando

Martedì 20 Settembre 2011, su Rai 2, il Tg ha annunciato la realizzazione del primo prototipo di moneta unica mondiale dei tempi moderni. Si tratta di una moneta destinata ai mercati di Europa e Stati Uniti, che è stata presentata al Segretario Generale dell’ONU. Il prototipo è caratterizzato da un elevato contenuto tecnologico che la rende anti-contraffazione. Due considerazioni sono dovute…

Nuovo Ordine Mondiale: è italiano il prototipo di moneta unica

La prima è sulla scelta comunicativa. Il taglio di presentazione non spiega assolutamente la portata del fenomeno dal punto di vista economico, cioè sui comportamenti economico-sociali delle persone. Non spiega nemmeno le implicazioni sul campo economico internazionale. Trattandosi di moneta, la sua futura e potenziale introduzione, non potrà non influenzare la politica monetaria e il sistema monetario internazionale. Al contrario, volutamente, si è scelto di metterne in rilievo solo la portata tecnologica ed il fatto che sia anti-contraffazione. Più o meno come quando si pubblicizza un prodotto tecnologico di qualsiasi genere per le sue potenzialità. In questo caso la sicurezza. Come se il cittadino avesse, tra i tanti problemi della crisi economica, quello della sicurezza della moneta e non quello della sicurezza di poter avere accesso alla moneta, attraverso il lavoro.

La seconda considerazione, riguarda le continue denunce dei blog, che mettono in guardia rispetto ad una serie di iniziative di gruppi di potere non meglio definiti, relative alla costituzione di un Nuovo Ordine Mondiale, che prevede, tra l’altro, l’introduzione di una moneta unica mondiale.

E’ evidente che tale disegno non sia pura fantasia, fantascienza o complottismo. Ma sia una probabilità e che, come tale, porta con sè prospettive di benessere e scenari cupi. I risultati dipendono più da come si fanno le cose, che non dall’idea di cosa si voglia fare.

E’ condivisibile ciò che viene affermato a gran voce, cioè che non si stia agendo con spirito democratico. Se i cittadini non sono sensibilizzati e informati, o lo sono con omissioni, per non dire affatto, non potranno esprimere nessuna rappresentanza politica che sia in grado di garantire democraticità ad un progetto secolare.

Eppure, nella storia della politica italiana e internazionale, sono diversi i pensatori che hanno affrontato questo tema. Se ne è ampiamente dibattuto e scritto sia a livello scientifico, sia giornalistico. Prototipi di sistemi economici mondiali sono stati anche sperimentati, proprio da Italiani, e non sono nulla di nuovo o di eccezionale. Ad esempio, il movimento Hallesint, o l’Hallesismo, ideato da Trucco, non è altro che un modello, tailored della sua epoca, per il Nuovo Ordine Mondiale, che si rifaceva al funzionamento dei mercati parigini. In esso si prevede la separazione dei piani: politico, economico e religioso. Inoltre, l’introduzione una moneta unica di scambio internazionale: l’halles.

La moneta non è altro che un mezzo di scambio, ma a seconda dello strumento prescelto, le implicazioni a carattere sociale e di sovranità rispetto alle politiche monetarie e, quindi, anche economiche e sociali sono molteplici. Se c’è un merito di alcuni blog complottisti è quello di denunciare tali volute omissioni che, al contrario, potrebbero essere portate all’opinione pubblica, sensibilizzandola e contribuendo alla formazione di cittadini, capaci di incidere con il proprio portato, le proprie conoscenze, le proprie idee ed i loro studi, alla definizione di nuovi sistemi, economici, quindi anche monetari.

Personalmente, ritengo che l’idea di Stato, mi riferisco a quello nazionale, sia superata da tempo. Così come il modello capitalista sia giunto al termine avvelenato dalle sue contraddizioni. L’idea di “sovranità popolare”, al contrario, è l’unico elemento garantista dei diritti del cittadino, più in generale dell’uomo. Pertanto, ogni forma di organizzazione sociale, non può prescindere dalla sua affermazione, dalla sua garanzia e dal suo rispetto.



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