A presiedere è stato il decano del Collegio, cardinale Angelo Sodano. A concelebrare tutti i cardinali, elettori e non elettori. “Rinnoviamo tutta la nostra profonda gratitudine a Benedetto XVI”. Così il Cardinale Sodano ha aperto la sua omelia. E’ seguito un lungo e caloroso applauso da parte dell’assemblea riunita in San Pietro. Il card. Angelo Sodano, celebrando la messa pre-conclave, ha ringraziato Dio “per la amorosa assistenza che sempre riserva alla sua Chiesa e in particolare per il luminoso pontificato che ci ha concesso con la vita e le opere dell’amato e venerato Benedetto XVI, al quale in questo momento rinnoviamo tutta la nostra gratitudine”.
“Preghiamo perché il Signore ci conceda un Pontefice che svolga con cuore generoso la luminosa missione di presiedere la carità”. Questo l’invito del cardinale Angelo Sodano a conclusione dell’omelia della messa “pro eligendo romano pontifice”. Per questa sua preghiera Sodano ha invocato la “intercessione di Maria Santissima e di tutti i martiri e i santi che nel corso dei secoli hanno reso gloriosa questa chiesa di Roma. Il nuovo Papa continui l’opera della Chiesa per pace e giustizia in tutto il mondo”.
Alle ore 16:30 avranno luogo l’ingresso in Conclave e il giuramento per l’elezione del Papa, cui potrà seguire la prima votazione. I riti di oggi pomeriggio prevedono alle ore 16:15 il riunirsi dei 115 elettori nella Cappella Paolina da dove alle ore 16:30 partirà la processione attraverso la Sala Regia per giungere all’ingresso della Cappella Sistina. Qui avverrà il giuramento, seguito dall’extra omnes, cioé la formula del cerimoniere pontificio che dichiara l’uscita di chi non partecipa al Conclave. Seguirà la “meditazione” del cardinale maltese Prosper Grech. Quindi il possibile primo scrutinio e l’attesa “fumata”, che con quasi certezza non potrà essere bianca, cioè indicare l’avvenuta elezione del nuovo Pontefice. La giornata viene chiusa dalla recita dei Vespri. Da domani gli scrutini potranno essere quattro al giorno, due al mattino e due al pomeriggio, con due fumate, fino a quello da cui risulterà eletto il nuovo Papa, per il quale occorrerà un quorum di due terzi dei consensi, pari a 77 voti.
Si parte con la “sfida” tra l’italiano Angelo Scola e il brasiliano Odilo Pedro Scherer. Tra i 115 che devono eleggere il successore di Benedetto XVI si registrano visioni diverse anche sui tempi del Conclave. Da una parte c’é il fronte dei “curiali” e degli italiani che ha fretta di chiudere. Dall’altra quello di molti stranieri che ritengono ci sia bisogno di più tempo, di saggiare meglio le varie possibilità. Quella che al momento appare più forte è la candidatura del cardinale di Milano Angelo Scola, ma la “dote” di voti che porterebbe con sé, una quarantina, è ben al di sotto del quorum dei due terzi, pari a 77.