Nel rispondere oggi ad un'interrogazione del deputato Filiberto Zaratti (SEL) in Commissione Ambiente alla Camera, il Sottosegretario all'Ambiente Silvia Velo ha riferito che sulla base di informazioni " acquisite dall'Autorità di Bacino del fiume Tevere" l'area sulla quale dovrà essere realizzato il progetto del Nuovo stadio della Roma presenta un "rischio idraulico, per esondazione del fosso di Vallerano, e rischio idraulico potenziale per deflusso e accumulo idrico di tipo meteorico".
Saranno quindi necessari degli approfondimenti perché " la localizzazione dell'opera all'interno della pianura alluvionale del fiume Tevere, poco piu' a valle della confluenza del fosso di Vallerano, induce a indicare la necessita' di approfonditi esami circa il pericolo di assestamento delle formazioni alluvionali, anche in relazione alla determinazione dei flussi idrici sotterranei, alla variabilità dei livelli freatici ed alla relazione di questi con le previste strutture nel sottosuolo".
A seguito della risposta del Governo, il deputato Zaratti ha concluso sostenendo che " quell'area e' inidonea alla realizzazione di un intervento per circa 1 milione di metri cubi di nuova edificazione, che per oltre l'80% riguardano destinazioni d'uso totalmente estranee all'impianto, a riprova che si sta sfruttando la passione per uno sport popolare come il calcio, per realizzare una speculazione immobiliare che altrimenti non sarebbe stata possibile ".
Non essendo stati forniti ulteriori dettagli sul tipo di approfondimenti ed esami necessari, risulta difficile valutare l'effettivo impatto in termini temporali sul progetto di realizzazione dello Stadio.