La Giunta Comunale di Roma ha approvato la Delibera con la quale inizia ufficialmente l'iter di realizzazione del Nuovo Stadio della Roma, riconoscendone il tanto agognato "pubblico interesse". Adesso si può fare sul serio.
Uno degli aspetti che aveva animato la discussione negli ultimi tempi, ovvero il fatto che l'impianto non fosse di proprietà della squadra di calcio, proposto come fondamentale, in realtà, a norma di legge, non lo è. La normativa sugli stadi (sia i testi analizzati dal Parlamento a partire dal 2009, sia quello contenuto nella legge di stabilità approvata a dicembre 2013) non prevedono come prerequisito che la società sportiva sia proprietaria dell'impianto, ma solo che il soggetto promotore possa dimostrare di avere un accordo vincolante con la società sportiva per l'utilizzo dell'impianto.
Ed è esattamente quello che è stato previsto: il soggetto promotore (società mista fra gli azionisti di AS Roma ed il costruttore Parnasi) firmerà un contratto di affitto esclusivo con la AS Roma, riconoscendole un diritto di prelazione in caso di vendita dell'impianto.
Lo stadio rimarrà in uso permanente alla A.S. Roma per tutta la durata dell’accordo trentennale tra la società sportiva e il proponente. In base alla legge sugli stadi, non è possibile prescrivere l’obbligo della proprietà dell’impianto, ma il Campidoglio ha richiesto che l’accordo che regolerà il rapporto tra proponente e società sportiva sia indissolubile, pena la decadenza dei benefici della legge e la corresponsione per intero degli oneri previsti dalla normativa nazionale e locale. A ulteriore garanzia del rapporto tra proponente e As Roma è previsto il diritto di prelazione della società sportiva, in caso di vendita degli impianti.
(dal sito del Comune di Roma)
La Delibera che ha riconosciuto il pubblico interesse dell'opera ha fissato delle condizioni ed una serie di vincoli. Il proponente, in base a quanto stabilito da Roma Capitale, dovrà compiere interventi di interesse pubblico per 195,25 milioni di euro, al servizio di tutto il quadrante e non solo dello stadio (a fronte di un totale di 320 milioni di interventi di interesse generale).
Il sito del Comune di Roma da anche evidenza le cifre:
- 50,45 milioni saranno destinati al prolungamento della linea B da Magliana a Tor di Valle,
- 7,5 milioni per il passaggio pedonale tra la stazione Magliana della FL1 e lo stadio,
- 38,6 milioni per l’adeguamento/unificazione della via Ostiense-via del Mare,
- 93,7 milioni per la realizzazione della nuova viabilità tra l’autostrada Roma-Fiumicino e la nuova Ostiense/via del Mare,
- 5 milioni infine finanzieranno gli interventi per prevenire eventuali rischi idraulici nell’area e degli argini del Tevere in corrispondenza della confluenza del fosso stesso.
Parte del contributo di costruzione, dovuto per legge, verrà obbligatoriamente destinato alla sistemazione del Parco sul Fiume Tevere. Si tratta di un’area di 34 ettari, con attracchi sul fiume e pista ciclabile fino al centro di Roma, che regaleranno ai cittadini di quel quadrante una nuova area verde. L’opera si sviluppa su 354mila metri quadri di superficie utile lorda (SUL). Rappresenta il limite massimo di compatibilità urbanistica dell’intervento.