E ancora una volta, è successo al quotidiano "O Globo" di dare voce ai dati del governo senza alcuna analisi preliminare- e questo era avvenuto già due giorni fa, con la "celebrazione" del tasso di successo del solo 12% nella Bolsa Família. Ora, i neri sono vittime di frodi statistiche e del governo elettorale.
Il titolo è: "125 anni di Abolizione: La maggior parte dei neri è già nella classe media." Grande notizia, vero? Per la verità, no. Questo perché fare parte della "classe media" oggi non è una vittoria. Il Governo ha abbassato il minimo di rendita.
Chi guadagna da 291 R$ al mese, prima considerato povero, diventa a essere di “classe media" per il governo (e per alcuni del giornale "O Globo"). L’articolo, infatti, inserisce un dato che in pratica è contrario al titolo, soprattutto se sommiamo il fatto che i poveri sono ormai considerati classe media. Guardate:
"Negli strati che sono tra i più poveri del 10% della nuova classe media, la percentuale di neri e mulatti è del 62%. All'altro estremo, dei 10% più ricchi, la percentuale scende al 39%. “
In breve: il 10% dei più poveri della "nuova classe media" DE FACTO POVERI, con una maggioranza nera (62%). L'altro "estremo" (in realtà la classe media), la presenza scende al 39%. E l’articolo è passato senza problemi, nel buon vecchio "PiG" che si lamentano che i sostenitori del governo.
Questa tortura del governo ai numeri e statistiche, finché confesseranno qualcosa di positivo anche nelle circostanze più avverse, comporta la creazione di una vera commissione.