Il sole non fa necessariamente male, è di sicuro un toccasana per la nostra pelle ed è antidepressivo per la nostra mente. Il nostro pieno di raggi solari non è molto diverso dal rapporto che abbiamo con il cibo, nelle giuste dosi è medicamentoso ma in dosi eccessive è sicuramente nocivo per la salute.Il sole consente la sintesi della vitamina D, importantissima per le ossa e per il metabolismo, il benessere cardiovascolare e il sistema immunitario. La quantità di sole necessario per produrla dipende dal colore della pelle: più è scura maggiore è iltempoche serve. Per migliorare in modo naturale le difese della nostra pelle dai raggi estivi è fondamentale l’alimentazione, circa un mese prima dell’esposizione solare occorre consumare cibi ricchi di antiossidanti, come i carotenoidi contenuti nella frutta e verdura di stagione possibilmente biologica; l’olio d’oliva, infatti gli acidi grassi polinsaturi contenuti in esso mantengono sane le membrane cellulari.E’ bene stare all’aperto poco per volta, l’esposizione ai raggi solari diviene dannosa quando non è graduale. In estate bisogna proteggersi dai raggi solari anche se si sta in città, infatti quando si sta al sole occorre considerare non solo i raggi che arrivano direttamente sulla pelle, ma anche il loro riflesso; questo è un aspetto da non sottovalutare, oggi si vedono spesso pelli devastate dai danni provocati dall’esposizione irresponsabile di decenni prima. E’ bene ricordare di evitare di esporsi al sole tra le 11.30 e le 15.30, sarebbe meglio cercare di stare si all’aperto, ma all’ombra e al fresco, occorre prestare attenzione anche se si sta in macchina in questi orari e utilizzare adeguata protezione. Quando si sceglie una crema protettiva è buono che sia ecodermocompatibile, a volte infatti gli effetti negativi sulla pelle, come ad esempio arrossamenti, pruriti derivano da reazione al solare chimico piuttosto che dal sole stesso. Esistono dei filtri minerali naturali, come l’ossido di zinco e il diossido di titanio, che riflettono i raggi solari, a molti non piacciono perchè lasciano una pattina bianca sulla pelle, ma per i bimbi sono i filtri migliori; infatti i solari chimici assorbono il raggio solare e lo trasformano ed è in questo passaggio che l’organismo è costretto a generare grosse quantità di radicali liberi; inoltre i solari chimici nei bimbi sotto i 6 anni possono avere un’azione di disturbo nel funzionamento del sistema endocrino. La protezione solare và applicata ogni 2 ore e comunque sempre dopo il bagno, e comunque anche più spesso se si suda.
in parte tratto dai testi della Dermatologa R.Serri