Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D.
Intervistato nei giorni scorsi da CBR, l’attore Brett Dalton, che nell’atteso serial tv interpreta il ruolo dell’agente Grant Ward, ha avuto modo di parlare della sua parte e di come l’ha ottenuta, sottolineando la particolarità della sua audizione, come quella degli altri attori.
La lavorazione di un pilot è una cosa. Ottenere la parte è un altra. C’è stato un processo complesso e pazzesco per quello, in cui Joss [Whedon ndr], come ha fatto con Chloe [Chloe Bennett ndr] nella sua audizione, doveva scrivere una scena appositamente per noi, in modo da poter mostrare ai produttori l’uno e l’altro. Avere Joss che scrive una scena per te prima ancora che tu sia entrato nel cast è veramente sorprendente.
Non credo di aver mai recitato in qualcosa di simile, quindi ero davvero molto felice di ottenere la parte. Di solito non interpreto la persona nella stanza che ha tutte le risposte, quindi per me avere questa parte è stato davvero fico. E’ stata davvero un’opportunità per me esprimere un lato diverso e farlo crescere. Questo personaggio è qualcuno di altamente qualificato, che viene utilizzato per risolvere tutte queste cose da solo. Ha una formazione sufficiente per eseguire la maggior parte delle mansioni lui stesso. Ho fatto un sacco di allenamento. Pesavo qualcosa come 15, 20 chili in meno, quando ho ottenuto il ruolo, e dopo ho fatto duramente la palestra, abbiamo fatto addestramento al combattimento. Mi sento come se fossi davvero entrato nel ruolo… Questo è anche un passo molto grande per quanto riguarda la mia vita e la mia carriera, allo stesso tempo, quindi è una specie di situazione in cui la vita imita l’arte.
L’attore ha anche sottolineato una particolarità riguardante il suo personaggio. L’agente Ward infatti, pur facendo parte di una squadra, è in realtà una persona molto solitaria, elemento questo che si sentirà molto nei primi episodi.
E’ vero, lui non è abituato ad essere parte di una squadra, così quando Coulson mi chiede di farne parte, io sono quasi certo di essere l’uomo sbagliato… ma penso anche che essere accettato in una famiglia sia un grande desiderio di Ward. Quando le persone hanno un lato esterno duro, non è perché non sentano le cose, ma è perché invece sentono così tanto che a volte devono coprire il tutto. Penso sia questo il perché del suo essere un solitario, ma allo stesso tempo penso che non voglia essere parte di un team. Lui non è abituato, ma allo stesso tempo ha il desiderio di avere un senso di appartenenza…
A utilizzare gli stessi concetti sulla famiglia è stata anche l’attrice Chloe Bennett, che nel serial interpreta il personaggio di Skye. In una intervista sempre a CBR, la bella Chloe ha descritto il ruolo da lei ricoperto e la forte alchimia tra i membri del cast e della produzione.
E’ stato incredibile. Joss [Whedon] è incredibile, e gli showrunner Jed Whedon e Maurissa Tancharoen e tutti quanti alla ABC e alla Marvel sono stati grandiosi. E il cast è come una famiglia. E’ fantastico, perché lo show è su una accozzaglia di persone che hanno poca familiarità l’uno con l’altro, e poi crescono diventando questa famiglia semi-disfunzionale.. sono lentamente diventati membri della mia famiglia, perché passiamo così tanto tempo sul set, e siamo cresciuti, e abbiamo avuto questo incredibile legame a causa di una pazza esperienza come questa. Mi sembra che non sia troppo lontano dallo show.
Per quanto riguarda invece il personaggio di Skye, l’attrice ha evidenziato come questa ragazza sia una outsider scaraventata nel mondo dell’organizzazione S.H.I.EL.D., cosa questa che all’inizio la terrorizza.
Skye è terrorizzata, ma anche super-incuriosita ed emozionata da tutto questo. Non è troppo difficile da interpretare, perché anche io sono così. E’ facile interpretare quel tipo di eccitazione e shock che Skye sente, perché viene gettata in questo mondo in cui è un agente SHIELD, e le cose normali non accadono ogni giorno, quando sei un agente SHIELD.
Il futuro dei film DC Comics
Presente alla Bank of America Merrill Lynch Media, Communications and Entertainment Conference svoltasi nei giorni scorsi, il CEO della Warner Bros. Kevin Tsujihara ha fornito nuovi dettagli sui piani della major per quanto riguarda il futuro degli adattamenti cinematografici basati sui fumetti DC Comics, lasciando intravedere una strategia molto più ampia, dopo l’annuncio della realizzazione del sequel di Man of Steel, che come noto vedrà per la prima volta un team up sullo schermo tra Superman e Batman. Tsujihara ha confermato che, dei 12/14 film sviluppati dallo studio annualmente, molti verranno da DC Entertainment.
Credo che la base, il fondamento di quelle 12/14 pellicole arriverà da DC Entertainment. Abbiamo Batman vs. Superman che esce nel 2015, ma ci saranno nei prossimi mesi un sacco di annunci per quanto riguarda il futuro nel cinema, in televisione, nei giochi che riguardano il materiale DC, che tocca realmente un sacco di parti del nostro lavoro ed è una parte importante della nostra strategia in quanto ci accingiamo a crescere in futuro.
Nel frattempo, mentre Man of Steel alla sua terza settimana nelle sale giapponesi supera quota 8 milioni di dollari, non si ferma la promozione in asia della pellicola. Diffuse in Cina alcuni prodotti del merchandise legato al film diretto da Zack Snyder.
Infine, gli esperti di Digital Marketing di Silverpop, hanno reso noto di avere esaminato i dati provenienti dai social media per monitorare come Hollywood ha usato questi canali per la promozione dei propri film durante l’estate 2013, pubblicando un infografico che delinea quali siano state le pellicole con il pià vasto interesse e con più follower, con Man of Steel al primo posto, come potete vedere dal grafico di seguito.
Unthinkable sul piccolo schermo
La rete televisiva Fox adatterà per il piccolo schermo la serie a fumetti dei BOOM! Studios Unthinkable scritta da Mark Sable e disegnata da Julian Totino Tedesco, che racconta la storia di un improbabile binomio tra un agente dell’FBI e alcuni sceneggiatori che uniscono le loro forze per sventare un complotto contro gli Stati Uniti che, per ironia della sorte, era stato ideato anni prima durante un think tank sponsorizzato dal governo americano.
Il progetto sarà realizzato da Howard Gordon, ex showrunner di 24 e attualmente al lavoro sulla miniserie 24: Live Another Day, e vedrà la partecipazione nel ruolo di produttore esecutivo di Ben Queen (cars 2), in collaborazione con Ross Richie e Peter Golden dei BOOM! Studios e Hugh Fitzpatrick attraverso la società Teakwood Lane.
Thor: The Dark World
Intervistato dalla rivista Sfx, il regista Alan Taylor ha avuto modo di parlare in maniera approfondita del sequel sul Dio del Tuono in uscita a novembre, evidenziando in particolare quelle che sono le differenze sostanziali con il primo film, soprattutto per quanto riguarda l’approccio alla cultura asgardiana, molto più evidente in questo film, soprattutto per il fatto che Thor cavalchi un cavallo.
Mi piace fare cose ambientate in un certo periodo. Ero ancora immerso in Game of Thrones; sono stato fortunato che la Marvel volesse fare qualcosa del genere. Si erano consapevolmente allontanati da quel genere di cose nel primo film, perché volevano assicurarsi di essere una cosa distinta da Il Signore degli Anelli. Non volevano che il film fosse scambiato per quello. Quando sono arrivato però sembrava che fossero pronti ad abbracciare un atteggiamento un po’ più storico. Nella mia mente gli asgardiani hanno una grande venerazione e rispetto per il cavallo. Noi usiamo ancora le penne stilografiche perché pensiamo che siano davvero fiche, nonostante ci siano penne di altro tipo. Quindi penso che ci sia una cultura che mantiene vive queste cose. Per me la cosa principale è stata la definizione che Thor sia un supereroe tra molti supereroi, ma la cosa che lo rende diverso è quello che dovrebbe essere nel film. E cioè che lui è anche un principe guerriero proveniente da una antica cultura.
I, Frankenstein
IMAX Corporation e Lionsgate hanno annunciato nei giorni scorsi che I, Frankenstein, l’adattamento cinematografico del graphic novel di Kevin Grievoux interpretato da Aaron Eckhart, sarà digitalmente rimasterizzato nel formato IMAX per una uscita nelle sale IMAX in tutti gli Stati Uniti il 24 gennaio 2014, oltre che in alcuni paesi nel resto del mondo.
Greg Foster, CEO di IMAX Entertainment e Senior Executive Vice President di IMAX Corporation, ha dichiarato:
I, Frankenstein è il tipo di azione che i fan di IMAX cercano. I produttori hanno certamente accumulato molti record con il franchise di ‘Underworld’ che ha incassato più di 460 milioni dollari al box office mondiale, e siamo entusiasti di collaborare con loro ancora una volta nel lanciare questo nuovo mondo cinematografico.
“Siamo molto lieti di estendere la nostra partnership di lunga data con IMAX in tutto il mondo, e siamo entusiasti di portare al pubblico una coinvolgente esperienza in IMAX che darà risonanza a I, Frankenstein“, ha invece affermato il presidente di Lionsgate Domestic Theatrical Distribution Richard Fay.
La pellicola sarà digitalmente rimasterizzata con l’immagine e la qualità del suono di The IMAX Experience con tecnologia IMAX DMR (Digital Re-mastering).
Wolverine: L’immortale
Attraverso il blog Film Sketchr, l’artista Daniel J. Cox ha diffuso alcuni storyboards per una scena di Wolverine: L’immortale che vedeva Logan affrontare un ninja a bordo di una motocicletta, sequenza questa non presente nella versione finale vista nei cinema. Cox ha affermato che gli storyboards riguardanti questa scena d’azione furono ideati in collaborazione con il coordinatore degli stunt David Leitch, senza però confermare se questa alla fine sia stata effettivamente realizzata e se quindi possa essere presente nei contenuti speciali del dvd come “scena eliminata”.
Nello stesso blog sono poi state mostrati alcuni storyboards inerenti la lotta nel laboratorio tra Yukio e Shingen e la morte di quest’ultimo per mano di Logan.
Nel frattempo, secondo quanto riportato nei giorni scorsi da The Hollywood Reporter, lo sceneggiatore Skip Woods, che aveva lavorato allo script del primo film sul personaggio, ovvero X-Men le Origini: Wolverine, è stato citato in giudizio da Rob Thomas [nessuna relazione con il creatore di Veronica Mars ndr], un altro sceneggiatore che lo accusa di non avergli pagato i residui per il suo lavoro su una serie di pellicole, tra cui il film su Wolverine diretto da Gavin Hood. Secondo la querela, depositata presso la Corte Superiore di Los Angeles, Thomas ha citato in giudizio Woodsaffermando di aver collaborato alle riscritture di numerosi film senza ricevere alcun credits ufficiale, perdendo così centinaia di migliaia di dollari in commissioni. Le motivazioni della causa depositata affermano che Thomas ha “recentemente appreso che Woods aveva mentito per anni circa i milioni di dollari in residui“, sostenendo che questi ha ricevuto invece i soldi per sceneggiature in parte scritte da lui, chiedendo 660.000 dollari di danni.
Man Thing
Intervistato nei giorni scorsi dal Blog Monster Legacy, Nick Nicolaou, co-fondatore del Make-Up Effects Group of Australia, ha avuto modo di parlare di Man Thing, la sfortunata pellicola adattamento del noto personaggio Marvel co-prodotta assieme alla Artisan Entertainment la quale, inclusa inizialmente in un pacchetto assieme a The Punisher con Thomas Jane, fu diffusa nei cinema di pochi paesi e trasmessa in USA dal canale SyFy. Nicolau ha affermato, ad alcuni anni di distanza, che lui e il team che si occupò della creazione di Man Thing ebbero dei sentori che il progetto non sarebbe andato bene già a metà della produzione, aggiungendo che non ci fu abbastanza tempo per realizzare correttamente la creatura. Lo stesso ha confermato che, almeno all’inizio, questa non sarebbe nemmeno dovuta comparire.
Volevanoutilizzare il costume del mostro come un semplice stand-in [persona che sostituisce l'attore, e che molte volte nemmeno compare nei film ndr] per una creatura in CGI Ad ogni riunione a cui partecipavamo, ci dicevano ‘ci servono solo la forma e le dimensioni, il costume verrà rimpiazzato‘. Abbiamo avuto una brutta sensazione, in più ci sono stati dei tagli al budget ovunque Alla fine nessuna creatura in 3D è stata realizzata a causa della diminuzione del budget…
Nicolaou ha ammesso però di essere orgoglioso del lavoro della sua squadra, e dell’idea alla base del film
Mi piace il personaggio e mi piace il fumetto. Il costume era abbastanza impressionante, alla fine, avrebbe potuto essere sviluppato molto meglio se la produzione fosse stata più concentrata sulle risorse
Cinebrevi
Interpellata nei giorni scorsi da HitFix, Gwyneth Paltrow ha dichiarato di non sapere se prenderà parte al sequel di The Avengers, confermando di non avere ricevuto alcuna chiamata in merito.
Secondo indiscrezioni, le riprese della quarta stagione di The Walking Dead si sono spostate nei giorni scorsi a Reese Road a Senoia, nei pressi della zona di McIntosh Trail.
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