Teaser pubblicitario che annuncia il lancio
della quarta serie dedicata alla bella eroina
Fathom creata dal compianto Michael Turner
Scott Lobdell sarà lo scrittore sul quale la Aspen Comics ha puntato per rilanciare Fathom, bella e coraggiosa eroina acquatica creata da Michael Turner.
Si rafforza, dunque, il legame tra Lobdell e la Aspen Comics, un rapporto iniziato nei primi mesi del 2010 quando lo scrittore sì è occupato della miniserie Scourge.
"Lavorare su Fathom è un onore - ha dichiarato Lobdell ai microfoni di Comic book resources - "ma la cosa più importante è lavorare sulle proprie idee per cercare di rendere la serie il più divertente possibile. Per fortuna quello della Aspen non è un universo narrativo vasto e coerente come quello di altri editori, dunque, non devi fare altro che concentrarti sulle tue 22 pagine mensili e renderle quanto mai avvincenti, interessanti e coinvolgenti. Bisogna, poi, naturalmente fare i conti con i fans e con le loro aspettative... ma questo è facile, perché prima di arrivare ai lettori devi avere a che fare con tutto lo staff della Aspen. Ragazzi che sono a loro volta prima appassionati che professionisti"
Riguardo i suoi piani per la serie Lobdell ha dichiarato: "Non sono il più abile sviluppatore di trame del mondo. Adoro farmi sorprendere dai personaggi sui quali lavoro e da quello che gli accade. Quando scrivo una storia so come si deve concludere, ma non sempre so come arriverò a quella conclusione né come essa si ripercuoterà negli avvenimenti che racconterà nel prossimo numero. Insomma è un po' come la vita di tutti i giorni; esci di casa per comprare il latte e le uova, ma non sai se tornerai, se avrai comprato anche altro o magari vinto alla lotteria. Questa è la mia filosofia di scrittura".
"Aspen Matthews è stata quasi sempre manipolata da altri. Sin dal primo numero della prima serie c'è stato qualcuno che nell'ombra l'ha manipolata, guidata e influenzata" - dichiara Lobdell riguardo il suo approccio alla protagonista - "Quello che ho pensato di fare è di riprendere la narrazione della sua storia un anno dopo gli ultimi avvenimenti narrati. Un periodo di "vuoto" narrativo di cui ho approfittato per farla crescere, farla affermare professionalmente come biologa marina. In fin dei conti è l'unico biologo marino capace di camminare sul fondo dell'oceano e interagire con le forme di vita che lo popolano. Ed è da questo aspetto che ho voluto partire, una giovane donna che ha queste competenze che la rendono un'autorità nel suo campo."