La Russia è il secondo Paese al mondo per il consumo di bevande alcoliche. Il numero degli alcolisti supera i 2 milioni e sono oltre 500.000 le vittime causate dall’alcol ogni anno.
Per combattere la piaga dell’alcol pochi giorni fa il presidente russo Medvedev ha firmato una legge federale per la regolamentazione della produzione e della distribuzione degli alcolici in Russia.
Prima di questa norma venivano classificate come soft drink tutte le bevande con gradazione alcolica inferiore al 10%, ora quel limite è stato abbassato al 5%. Anche la birra rientra in questa categoria di bevande, sarà vietata ai minorenni e potrà essere venduta solo nelle catene commerciali e non al dettaglio.
La campagna di prevenzione e controllo dell’alcolismo adottata da Medvedev è simile a quella che rese impopolare l’allora presidente dell’Unione Sovietica Mikhail Gorbaciov. Come evitare lo stesso calo di popolarità?
Con una bel guerrilla marketing dove sedicenti ragazze per ogni lattina o bottiglia di birra svuotata in un apposito secchio misuratore promettono di togliersi un indumento.
In pochi minuti le ragazze hanno raccolto un decilitro di birra rimanendo in bikini ma, con il disappunto dei sostenitori, non sono andate oltre, hanno invece indossato una t-shirt con scritto “O noi o la birra”.
Dopo I really like Putin e il “Free bikini car wash” del primo ministro russo ecco la risposta del presidente Medvedev.
La campagna per le presidenziali è appena iniziata, ed è già calda.
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