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‘O purpo s’adda cocere cu’ l’acqua soja

Creato il 28 giugno 2014 da Vesuviolive

O purpo

Cucina, mare e animali sono i tre elementi tipici delle espressioni folkloristico – dialettali di Napoli. Queste tre realtà oggi si fondono in uno dei più celebri proverbi partenopei.

“‘O purpo s’adda cocere cu’ l’acqua soja”

TRADUZIONE:

“Il polpo si deve cuocere nella sua stessa acqua”.

Il polpo è simbolo di quegli uomini sicuri di loro. La miglior tradizione culinaria insegna che tale animale deve essere fatto cuocere nella sua stessa acqua. Tale atteggiamento deve avere chi ha a che fare con le persone baldanzose. Saggezza popolare spiega appunto che la loro stessa tracotanza lì porterà in errore, e il vero saggio deve attendere che si facciano del male da soli, con il loro stesso atteggiamento che metaforicamente assume le sembianza dell’acqua del polpo!

Questo, come anche altri proverbi, rivela il meraviglioso rapporto che hanno i napoletani con il mare. Egli non è soltanto origine di lavoro (basti ricordare che a Castellammare vi è il primo cantiere nel mediterraneo) e hobby (la pesca è molto praticata), ma è anche frutto di ammirazione (lo dimostra quella lunga tradizione di pittura di strada che ritrae spesso il mare in modi diversi) di ispirazione (molte sono le canzoni classiche, famose in tutto il mondo, che lo rievocano) e in questo caso, tramite la sua fauna, d’insegnamento.


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