Nel terzo confronto diretto televisivo fra Obama e Romney il presidente in carica si è dimostrato più preparato e sicuro. Romney d’altro canto è parso troppo aggressivo e a volte disorganico. Romney alla fine, in difficoltà, ha promesso ben 12 milioni di posti di lavoro in più! Alla fine il moderatore ha detto rivolgendosi al pubblico: “Andate a votare. Vi ripeto quel che mi disse mia madre: andate a votare, vi farà sentire più grandi e forti”.
Romney: Noi non taglieremo il budget militare del 5%. La prima cosa da eliminare è la riforma sanitaria di Obama, che costa troppo e non ci possiamo permettere: quindi punteremo su Medicade, l’assistenza per i più deboli, che saranno gestiti dai singoli stati, e hanno dimostrato la loro efficacia.
Obama: il governatore Romney vuole dare due trilioni di dollari che il Pentagono non ha nemmeno chiesto. Poi vuole ricavare cinque trilioni di dollari sull’elusione fiscale. Quanto al settore militare bisogna pensare all’efficacia, alla strategia, bisogna pensare che cosa ci servirà in futuro per garantire la sicurezza nazionale. Noi spendiamo più della Cina, della Russia, Della Francia, del Regno Unito, messi assieme. Aumentiamo sempre la spesa militare.
Romney: ho lavorato nel mondo del businnes per 25, alle olimpiadi, come governatore, ho sempre fatto quadrare i conti, ho ridotto le tasse 19 volte, il nostro presidente mai. La nostra marina è in condizioni non accettabili, deve avere le navi di cui ha bisogno. L’aviazione è più piccola del ’47. Abbiamo detto che potevamo garantire due conflitti al tempo stesso e invece non riusciamo a garantirne uno.
Obama: il congresso ha proposto questa spese. Noi rispetto al ’47 usiamo meno baionette, oggi ci sono navi che vanno sott’acqua che si chiamano sottomarini nucleari che non c’erano allora. Nel tuo bilancio questo non si vede, perché il tuo bilancio non funziona. Ho letto le tue previsioni, ma non le capisco.
Su Israele e Iran: un attacco a Israele è un attacco agli Stati Uniti? Dirlo fu un deterrente all’Urss.
Obama: se Israele viene attaccato, noi lo aiuteremo. Abbiamo creato con Israele un sistema fortissimo. Non possiamo tollerare armi nucleari in quell’area. Se Iran userà armi nucleari se si ritroverà contro tutto il mondo. Romney ha detto che dobbiamo attaccare per primi. Ma questa è l’ultima ratio non la prima.
Romney: sosterremo Israele a livello militare. Non può esistere un Iran con armi nucleari, sarebbe una minaccia per noi, i nostri amici, è giusto imporre delle sanzioni all’Iran, le renderei ancora più severe. Le navi che trasportano uranio non possono attraccare nell’Ue. Punterei all’isolamento diplomatico. Dovremmo trattare i loro diplomatici come trattavamo i diplomatici che sostenevano l’apartheid in Sudafrica.
Obama: intendiamo far sì che l’Iran abbandoni il suo programma nnucleare, perché così possono rientrare nella comunità internazionale. Ci sono tante persone che vogliono vivere meglio, la loro moneta ha perso l’80%. Creare queste sanzioni non si può da un giorno all’altro. L’abbiamo fatto dal primo giorno della mia amministrazione, se le imponiamo solo noi, le sanzioni lasciano il tempo che trovano. Abbiamo fatto in modo che tutti, Russia e Cina comprese, diano sanzioni all’Iran. Il tempo passa e noi non permetteremo all’Iran per installare armi nucleari. Noi sappiamo con l’intelligence quando potrebbero raggiungere la soglia di arricchimento dell’uranio necessaria.
Romney: L’Iran vedeva gli Usa non come una nazione forte, ma come una nazione debole, perché il presidente si incontrò con Chavez, Castro, disposto a scendere a compromessi. Sembrava un tour per porre delle scuse. La rivoluzione verde in Iran chiedeva: “Ma gli Usa sono con noi?” E il presidente non rispose. Il presidente degli Usa deve dimostrarsi forte, non debole. Dobbiamo Ahmadinejead alle corde, così non avremo bisogno di intervenire con l’esercito.
Obama: non ho chiesto scusa, è una balla incredibile e tutti l’hanno constatato. Mentre noi facevamo sanzioni all’Iran, lei trattava con una società cinese che aiutava l’Iran. Noi abbiamo mobilitato tutto il mondo contro l’Iran. All’inizio della mia amministrazione il mondo era diviso. Ora Iran è debole e circondato.
Romney: perché lei è andato in Paesi non nostri amici, ma non in Israele.
Obama: Sono andato a salutare i nostri soldati in prima linea. Sono andato in Israele al muro del pianto per ricordarmi di che cosa è la cattiveria umana. Sono andato alla frontiera, dove la gente viene colpita dai razzi di Hamas, e ho pensato: se la mia famiglia fosse lì? Io voglio proteggere minoranze religiose, le donne, la democrazie, gli Stati Uniti hanno potuto dimostrare la loro leadership in tante aree.
Romney: vedo Iran più vicino di quattro anni alla bomba atomico, vedo deficit commerciale con la Cina aumentare ogni anno, la Russia non necessariamente diminuisce il patto di non proliferazione nucleare. Il presidente ha ricevuto una lettera da 36 senatori democratici che chiedevano di rimediare alla tensione in Israele.
Obama: lei ha fatto il giro del mondo, ora sono contento che lei condivide nostra politica di scambi bilaterali. Lei ha cambiato idea su guerra in Iraq: prima era finita, poi ha chiesto di mandare altri soldati, voleva porre fine alla guerra in Afghanistan, poi voleva continuare.
Che succede in Afganistan nel 2014 se lo stato non può badare alla propria sicurezza?
Romney: io posso garantire che per il 2014 la sicurezza ci sarà e potremo ritirare le nostre truppe. Ma bisogna considerare che succede in Pakistan. Il Pakistan ha un ruolo importante: hanno testate nucleari, ne hanno più del Regno Unito e ci sono i talebani nel Pakistan. Bisogna continuare a sostenere il Pakistan per avvicinarlo a noi. Se il Pakistan va nella direzione giusta, può aiutare l’Afghanistan a uscire dalla sua situazione.
Obama: siamo usciti dall’Iraq e ci siamo dedicati all’Afghanistan. Ci siamo andati perché c’erano i responsabili di tremila vittime americane. Ora possiamo ritirarci gradualmente. Noi ritiriamo i nostri soldati, se l’Afghanistan è in grado garantire sicurezza. Il popolo americano vuole che i soldati tornino in patria.
Romney parla di terroristi che si vedono ovunque, Iran più vicino alla bomba atomica, al Qaeda ancora forte.
Obama: abbiamo imposto riforme negli Stati africani dove c’era al Qaeda: trattare le donne con rispetto, libero mercato che funzioni, meno corruzioni. In Libia e Tunisia abbiamo sostenuto la democrazia. Al Qaeda non ha più la capacità di colpire il nostro Paese come quattro anni fa. Ci sono gruppi di terroristi isolati, che vogliamo inaridire.
Obama: vogliamo imporre le stesse regole alla Cina. Le regole non erano chiare con la Cina. Abbiamo creato una task-force, e realizzato una casistica nelle Corti federali. Ora i metalmeccanici possono vendere acciaio in Cina perché abbiamo vinto nei tribunali. Per essere competitivi con la Cina dobbiamo avere un sistema di istruzione, un sistema di ricerca, investire nella tecnologia, le proposte di Romney non ci permetteranno di fare queste cose.
Romney: la più grande minaccia per noi è un Iran nucleare. Possiamo cooperare con la Cina, non essere rivali? Abbiamo un deficit di 16 miliardi di dollari. Cina? Ho visto aziende chiudere e gente perdere lavoro, perché manipolano il valore dello yuan. Ci stanno rubando le nostre intelligenze, entrano nei nostri computer.
Obama: premiare le aziende che si trasferiscono all’estero non fa gli interessi degli Stati Uniti. Tagliare la spesa per l’istruzione, la ricerca non ci aiuta.
Romney: i redditi sono calati. 23 milioni di americani ancora non trovano un lavoro adeguato. Da quando lei ha aumentato la disoccupazione, lei aveva promesso di far scendere la disoccupazione al 5,4%: mancano ancora nove milioni di posti di lavoro per arrivare a quel risultato. Non ci si arriva assumendo gli insegnanti, ma bisogna puntare sul settore privato.
Dichiarazioni finali.
Obama: Negli ultimi quattro anni siamo usciti dalle politiche ci hanno portato a una recessione inferiore solo al 1929. Se vince Romney tornerà a quelle politiche e staranno meglio solo i ricchi. Voglio premiare le aziende che investono qui non all’estero. Energie rinnovabile, l’apparato militare resterà il più forte del mondo, ma dobbiamo anche curare il nostro Paese, costruire infrastrutture. Io ascolterò sempre le vostre voci e voglio che l’America sia il più grande paese del mondo.
Romney: vogliamo dare più pace al mondo. Il presidente ha fatto aumentare il debito, e ci porterà a salari sempre più bassi e
Io posso creare 12 milioni di nuovi posti di lavoro. Io posso aiutare la gente a trovare lavori più adeguati. Bisogna far cooperare repubblicani e democratici. Siamo i tedofori, facciamo luce, abbiamo bisogno di un leader forte, e posso garantire che se diverrò presidente l’America sarà lo Stato più grande del mondo.
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