Obama canta “Sweet Home Chicago” ospiti: B.B. King, M. Jagger. Video
L’occasione è il “mese della storia nera” e Barack Obama ha ospitato, pewr un concerto delle grandi Star della musica. Il più grande, quello che meglio poteva “interpretare” questa ricorrenza è B.B. King definito, senza ombre di dubbi: “Il Re del Blues”. Ma, ospite d’eccezione c’era anche, l’icona del rock, Mick Jagger.
Cosìil primo presidente nero della storia d’America ha fatto gli onori di casa:
”Una delle cose che comporta essere presidente è che a volte avresti voglia di fare un giro, farsi una camminata per rinfrescarsi il cervello, magari andare in macchina. Ma non puoi farlo. Il Secret Service non te lo permette. Poi però ci sono altre sere in cui B.B. King e Mick Jagger vengono a casa tua a suonare”.
Poi ha continuato il suo discorso imperniato sul “mese della storia nera” ruolo particolare che la musica nera ha avuto nella storia della liberazione degli afro-americani:
”Nel celebrare il Black History Month il blues ci ricorda che siamo passati attraverso tempi più duri di quelli attuali. Oggi sono orgoglioso di avere questi artisti qui, non solo come fan, ma anche come presidente. La loro musica ci insegna che quando ci troviamo di fronte a un bivio non scappiamo mai davanti ai problemi. Li facciamo nostri, li fronteggiamo, facciamo i conti con loro. Su di loro, cantiamo su di loro, li trasformiamo in arte”.
“E anche se ci confrontiamo con le dure sfide di oggi, possiamo sempre immaginare un futuro migliore. Questa è una musica di umili origini. Affonda le sue radici nella schiavitù e nella segregazione, in una società che raramente trattava i neri d’America con la dignità e il rispetto che meritavano. Era la testimonianza di quei tempi duri. Tantissimi uomini e donne cominciarono a cantarlo”.
“ E il blues e’ andato oltre, ha sfondato ogni confine, andando oltre le zone in cui era nato. E’ migrato al nord, dal delta del Mississippi a Memphis, sino alla mia città, Chicago. Ha provocato la nascita del Rock and Roll, del Rhythm and Blues, sino all’Hip Hop. Ha ispirato artisti e il pubblico di tutto il mondo. E gli artisti di stasera ci dimostrano che il Blues continua a raccogliere le folle. Perchè questa musica parla di qualcosa di universale. Nessuno attraversa la propria vita senza gioia e dolore, trionfi e insuccessi. Il blues parla di tutto questo, a volte con una sola nota e una sola parola”.
Poi , oltre agli ospiti citati se ne sono susseguiti molti altri, Buddy Guy, Jeff Beck, Semekia Copeland, Susan tedeschi, Gary Clark, Jr., Keb’ Mo’, Derek Trucks, Trombone Shorty. La scaletta della serata è stata, a dir poco unica, per la bravura e il livello musicale degli ospiti e, ovviamente, non ha lasciato dubbi sulla riuscita delle loro interpretazioni musicali.
Il tutto fino ad un gran finale molto trascinante in cui il presidente degli Stati Uniti ha anche lui cantato:
“Sweet Home Chicago”