La Guerra di Secessione americana non rappresentò soltanto un evento di incalcolabile importanza sul piano politico, geopolitico e militare ma segnò anche (contestualmente all’invenzione del telegrafo) la nascita del giornalismo moderno occidentale. Le cause del fenomeno furono, in misura prevalente, tre
; le “Five Ws” (Chi, Che cosa, Come, Dove, Quando e Perché) furono introdotte da allora, “in modo da garantire che la maggior quantità possibile di notizie fosse trasmessa nel caso un filo del telegrafo si rompesse o fosse manomesso dagli indiani, dal maltempo o dai passeri” (Richard Reeves).
; il conflitto dette vita ad un mercato nazionale delle news. La gente, prima di allora interessata più che altro alle notizie di carattere locale, adesso voleva ottenere informazioni sull’andamento della guerra. I giornali, per esempio, iniziarono a pubblicare le liste di caduti e feriti e questo fece nascere un legame molto stretto tra stampa e cittadino.
; la guerra mise in luce la spaccatura tra informazione e potere. I giornali del Nord democratico e liberale non si peritavano di pubblicare notizie invise a Washington, che reagì con la chiusura di numerose redazioni. Nonostante questo, la libertà di informazione non potè essere né contenuta né imbrigliata.
Quest’ultimo punto delinea una chiave di lettura di grande importanza anche per quel che concerne il difficilissimo rapporto tra potere e pubblica opinione (americana ed internazionale) in merito all’affaire siriano. Oggi è infatti la rete ad aver preso il posto che nel quadriennio 1861-65 fu della stampa; la sua diffusione capillare e gli strumenti di interscambio ad essa accessori (social network, blog, canali video, forum , videofonini, tablet, ecc) consentono alle persone un rimpallo diretto, continuo ed inarrestabile, di news e dati, rendendo molto più arduo e complicato, per il “sistema” ed il circuito mediatico ad esso “embedded”, l’opera di filtraggio e persuasione propagandistica portata avanti con successo dall’epoca della Sidle Commission (1917) ad oggi. A ciò dobbiamo sommare il tracollo, in termini di credibilità (e quindi di libertà di manovra), subito dagli USA e dai loro principali alleati dopo l’esperienza dell’asse Bush-Blair-Sharon. E’ attraverso queste nuove coordinate che possiamo pertanto codificare, leggere e comprendere i mutamenti che stanno avvenendo negli equilibri sociali e psicologici tra cittadino e “stanze dei bottoni”. Ps:Per il Pentagono e i suoi cani da guaria mediatici (Fox, ABC, Times, ecc) sarà difficile far passare una guerra imperialista voluta da Israele, Arabia Saudita e Qatar come l’ennesima operazione salvifico-umanitaria..