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OBAMA “ IO NON HO NESSUN RAMMARICO. E SARà DIFFICILE CON I REPUBBLICANI CONOSCIAMO LA LORO AGENDA”

Creato il 08 novembre 2010 da Madyur

Obama lascia il vertice del disgelo con i repubblicani. Cerca un intesa : meno tasse per tutti e una politica fiscale più amica delle imprese.

Il presidente assume l’iniziativa appena un giorno dopo aver incassato la perdita della maggioranza alla Camera. Mentre escono nuovi dati preoccupanti sul lavoro ( 457.000 domande di sussidi di disoccupazione alla settimana) Obama non perde tempo.

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Riunisce l’esecutivo e lancia la palla ai repubblicani : invita due leader della Destra ad incontro a 5 con lui e a due omologhi democratici. Alla sua squadra detta la nuova linea “Gli elettori ci hanno dato un messaggio chiaro , tutta l’attenzione deve essere sulla crescita e il lavoro. Il governo deve cambiare il suo modo di funzionare”.

Obama parla del futuro e della sconfitta

Cosa c’era in gioco?

“Rendere certa l’assistenza sanitaria per le persone che ne hanno bisogno. Dare la possibilità ai ragazzi di arrivare al college. Tutte quelle cose su cui abbiamo lavorato sodo negli ultimi due anni sono a rischio”

E come influirà ora il voto su quei temi che preoccupano soprattutto i giovani? I prestiti per affrontare l’università, la sanità..

“Lasciatemi fare un esempio. Abbiamo destinato miliardi di dollari nei programmi per prestiti agli studenti che erano destinati alle grandi banche. Abbiamo inserito questo denaro nelle borse di studio Pell e abbiamo reso i prestiti per i giovani più facili. Ora i repubblicani vogliono riportare tutto indietro per permettere invece di tagliare le tasse ai milionari e ai miliardari. E se ce la fanno , potranno tagliare il budget dell’istruzione del 20%: e questo vuol dire che i giovani vedranno ridotte le loro borse di studio del 20% e ridotti anche i loro prestiti. E questo in un momento in cui l’educazione è già costosa ma necessaria. Ed è solo uno degli esempi di quello che è in gioco”

E con un Congresso , in mano ai Repubblicani quali crede siano le chiavi per guadagnare un supporto bipartisan per realizzare nuove leggi?

“Io spero di poter lavorare con i Repubblicani. Ma naturalmente dipende del tipo di compromessi che sono disposti a fare. E dipende dal tipo di Congresso che verrà fuori. Con la Camera in mano ai Repubblicani , saranno loro a voler dettare i termini del compromesso e la loro agenda la conosciamo. Vogliono cancellare la riforma sanitaria , l’hanno già detto. Vogliono ridisegnare la riforma finanziaria , anche questo l’hanno già detto. E cercheranno di farlo. Ma se noi rinunciamo alla riforma sanitaria vorrà dire che i giovani che adesso possono contare sull’assicurazione sanitaria dei genitori fino ai 26 anni perderanno questo diritto. Vorrà dire che gli anziani che ora ricevono aiuto per comprare le loro medicine lo perderanno. Insomma questi sono i risultati concreti che vengono fuori da queste elezioni..”

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Ma com’è possibile coinvolgere di più la gente in politica e renderla più consapevole, al di là delle elezioni?

“Io credo , ovviamente, leggendo i giornali , ascoltando la radio , ascoltando i commentatori , tutte cose che sono sempre utili. Parlarne con i vostri amici , parlarne con i vicini, andare sul sito della Casa Bianca..”

Conoscendo quello che è accaduto dopo , c’è qualcosa che avrebbe fatto diversamente riguardo alla riforma sanitaria , per esempio, visto che ha ricevuto un sacco di problemi per questa?

“No, sapevano che ci sarebbero state delle resistenze perché le compagnie assicurative non vogliono rinunciare ai loro profitti , e trovano vantaggioso mollare la gente quando si ammala o escludere dalla copertura quelle persone che hanno avuto già problemi in passato… Anche il Civil Rights Bill , la legge sui diritti civili, provocò un sacco di resistenze , ma fu la cosa giusta da fare. Anche l’introduzione della Social Security provocò resistenze , ma era la cosa giusta da fare. No, io non ho alcun tipo di rammarico”


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